Sono pubblici i risultati della campagna rivolta ai partiti politici lanciata dall’associazione animalista “Essere animali” per chiudere gli allevamenti di visoni in Italia. Il primo partito ad aderire all’iniziativa è stato il Movimento 5 Stelle seguito a ruota tutti gli altri eccetto uno: la Lega, infatti, alla data odierna, non ha dato la sua adesione alla richiesta di portare avanti questo impegno nel suo programma politico.
“Le adesioni di cinque dei primi sei partiti in testa ai sondaggi elettorali sono una rottura con l’immobilismo della legislatura appena trascorsa, in cui ben tre proposte di legge abolizioniste non sono state mai discusse” dichiara l’associazione.
La campagna “1600 visoni da salvare“, nome che fa riferimento agli animali uccisi in Italia ogni anno per la produzione di pellicce, è stata rivolta direttamente ai partiti e ai loro candidati in vista delle elezioni politiche del 4 marzo, con una richiesta ben specifica: il prossimo governo dovrà impegnarsi ad abolire gli allevamenti di pellicce.
I programmi politici e gli impegni per gli animali
Tutto è iniziato con uno striscione in Piazza Duomo a Milano srotolato dal palazzo dell’Arengario, a cui sono seguite settimane di confronto con le forze politiche, ma anche di proteste sui social network, iniziative in diverse città e una petizione firmata in pochi giorni da 26.000 persone. Anche se l’associazione sperava in un en plein, l’assenza della Lega non sorprende, dato che il suo programma politico non prevede nessun impegno sul tema degli animali e la loro tutela, bensì esprime chiaramente la sua posizione pro-caccia e pro-pesca.
Opposta, invece, la situazione del Partito Democratico che pur non avendo menzionato la questione animali nel proprio programma è il quarto partito ad aderire all’iniziativa di Essere Animali. Diverso il discorso per altri partiti politici coinvolti nelle richieste dell’associazione animalista, che hanno preso in considerazione all’interno del proprio programma politico alcuni punti importanti.
Arrivati a questo punto quale sarà il prossimo passo secondo Essere animali? “Ora lavoreremo affinché l’impegno dei partiti si concretizzi velocemente in una legge, così come già accaduto in 11 paesi europei, tra cui nazioni con una produzione di pellicce di molto superiore a quella italiana”.