“Le diete vegetariane (latto-ovo-vegetariane e vegane, ndr) ben pianificate, che includono un’ampia varietà di alimenti vegetali e una fonte affidabile di vitamina B12, forniscono un apporto nutritivo adeguato. Le agenzie governative e le organizzazioni di salute e nutrizione dovrebbero fornire maggiori risorse educative per aiutare gli italiani a consumare diete vegetariane adeguate dal punto di vista nutrizionale”. Questo è quanto emerge da uno studio effettuato sulle diete vegetariane tra il 2012 e il 2015 dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), società scientifica che riunisce gli studiosi e gli esperti di tutti gli ambiti legati al mondo della nutrizione.
Visto il crescente interesse per le diete a base vegetale nel nostro paese negli ultimi anni, la SINU ha infatti istituito un gruppo di lavoro per valutarne l’adeguatezza dal punto di vista nutrizionale, stilando anche una serie di consigli per massimizzare i benefici delle diete vegetariane sull’organismo. Le conclusioni, ancora una volta, non si discostano da quelle tratte da altri studi – come ad esempio quello dell’Academy of Nutrition and Dietetics – ma anche da quanto affermato tempo fa dal nostro Ministero della Salute: via libera a una dieta a base vegetale ben pianificata, che è in grado certamente di apportare tutti i nutrienti essenziali al nostro organismo a tutte le età.
Tra le varie raccomandazioni stilate dalla SINU – come già affermato più volte ai nostri microfoni anche dalla dottoressa Luciana Baroni, presidente di SSNV – c’è la necessità imprescindibile di integrare la vitamina B12 per vegetariani e vegani. “La vitamina B12 è presente in modo affidabile negli alimenti di origine animale, ma solo in piccole quantità – affermano gli esperti . “La biodisponibilità di vitamina B12 in una dieta latto-ovo-vegetariana dipende dalle quantità e dai tipi di alimenti animali consumati, nonché dal consumo di alimenti addizionati (ad esempio cereali per la prima colazione) e integratori. Per i vegani, invece, le uniche fonti affidabili di vitamina B12 sono gli alimenti arricchiti e gli integratori alimentari”. In ogni caso il consiglio, sia per i vegetariani che per i vegani, rimane quello di monitorare regolarmente i livelli di vitamina B12 nel sangue. In questo studio, la SINU fornisce indicazioni anche su come assicurarsi di assumere tutti gli altri nutrienti essenziali quali proteine, ferro e calcio in ogni fase della vita, dalla gestazione alla vecchiaia.
In ogni caso, il messaggio è chiaro: è facile seguire una dieta sana e adeguata scegliendo fra i tantissimi alimenti di origine vegetale che abbiamo a disposizione in Italia tra cereali, legumi, frutta, verdura e semi oleosi. Il consumo di alimenti provenienti da altre culture (come i prodotti a base di soia) e di alimenti trasformati (come il seitan) è una scelta personale, dal momento che non vengono considerati necessari per garantire l’adeguatezza nutrizionale di una dieta vegetariana. Alla luce di quanto emerso dallo studio, gli esperti esortano dunque “le agenzie governative e le organizzazioni sanitarie e nutrizionali a fornire maggiori risorse educative per aiutare gli italiani a consumare una dieta vegetariana o vegana nutrizionalmente adeguata”.