Quando la “rivoluzione vegana” tocca il mondo della moda, non si può che parlare di risultati sorprendenti: Nat-2, brand tedesco che produce calzature e accessori con un occhio di riguardo all’etica e all’ambiente, sostituisce la pelle animale con un materiale ricavato dai funghi. Oltre a cappelli, guanti e borselli, quello che colpisce maggiormente è la collezione di calzature Nat-2 Fungi Line, sneakers 100% vegetali fatte appunto di “pelle” fungina. Ma non è tutto: parliamo infatti di scarpe totalmente eco-compatibili dal momento che, oltre che con i funghi, sono realizzate impiegando una sorta di spugna ricavata da plastica riciclata, solette interne in sughero e suola esterna in gomma naturale.
Questa nuova linea non è ancora acquistabile online ma, in Italia, è acquistabile in alcuni negozi di Bolzano, Firenze e Milano.
Pelle sì, ma di fungo
Creazioni speciali possibili grazie al lavoro della designer berlinese Nina Fabert e fondatrice del marchio Zvnder, azienda nata nel 2017 e che ha fatto dell’impiego del fungo Fomes Fomentarius nel campo della moda il suo punto di forza. Parliamo di un fungo non commestibile che cresce sui tronchi degli alberi e la cui consistenza ricorda, appunto, quella del legno. Fibroso e duro, è noto anche come “fungo dell’esca” per via della sua composizione: costituito per lo più di prodotti della degradazione di lignina e cellulosa, una volta essiccato e debitamente trattato ha un’elevata capacità di innescare il fuoco; non è un caso, dunque, che fosse utilizzato già in epoca preistorica a questo scopo.
Questo fungo, inoltre, è spesso utilizzato all’interno dei cosmetici e negli integratori alimentari come rimedio per la dermatite atopica e per rafforzare il sistema immunitario. Zvender, però, ha scelto di dare a questo fungo una nuova vita: riprendendo quanto fatto già per un breve periodo nel XVIII secolo in Germania ed Europa dell’Est, l’azienda impiega questo stranissimo fungo per realizzare un tessuto morbido, del tutto simile alla pelle scamosciata. L’azienda ha lanciato nel 2016 anche altre scarpe vegane ma a base pasta di legno: un materiale sostenibile per un prodotto totalmente vegan grazie anche all’utilizzo di colle non di origine animale e di materiali di riciclo.
Scarpe vegane: non solo funghi
Parlando di scarpe vegane, il panorama che si apre è davvero immenso: sono tante, infatti, le aziende che da qualche tempo a questa parte hanno scelto di lavorare a un’alternativa ecologica e cruelty-free al cuoio impiegato per produrre le calzature. Qualche esempio? Pensiamo, per esempio, alle scarpe di mela realizzate dall’azienda americana VEERAH, alle calzature di lusso (e made in Italy!) del brand NAK oppure alle scarpe Reebok di cotone e mais: perché strizzare l’occhio alla salvaguardia ambientale e alla tutela degli animali è possibile, senza però rinunciare allo stile.
Niente pelle, lana e piume d’oca… ma allora cosa indossano i vegani?