Niente uccisione del maiale in piazza a San Severo, in provincia di Foggia. Il sindaco Francesco Miglio (ex esponente del PD) ha dichiarato “Nessun maiale, né altro animale, verrà ucciso o scuoiato pubblicamente in città. Prendiamo le distanze da tali cruente manifestazioni che non sono degne di un paese civile e proiettato al benessere degli uomini e degli animali”. Ma da dove nasce questa decisione e cosa c’entra, se c’entra, il Movimento 5 Stelle?
Le proteste
Sono stati i cittadini e gli animalisti ad ergersi contro “Facciamo la festa al maiale” iniziativa enogastronomica che nei primi tre giorni di svolgimento prevede l’uccisione in piazza di un maiale davanti al pubblico (adulti e bambini che siano). Non solo. L’ufficio legale del PAE (Partito Animalista Europeo) ha inviato una diffida al sindaco di San Severo, Francesco Miglio, al comando di polizia municipale e dei carabinieri, alla asl di Foggia-Servizio veterinario Area A, interessando anche il Prefetto, Maria Tirone, ed il Questore, Piernicola Antonio Silvis, di Foggia. Dopo questo atto formale, i primi tre giorni di manifestazione sono stati cancellati.
Il ruolo del Movimento 5 Stelle
Non risulta chiaro, a causa delle numerose fonti contraddittorie, il ruolo del Movimento 5 Stelle di San Severo e quello del gruppo grillino meat up (che raccoglie cittadini sostenitori del Movimento). In una delle locandine che circolano online si vede il logo proprio del meet up, tanto è vero che l’ex candidato sindaco per San Severo, Simone Colpietra è intervenuto direttamente sul blog di Beppe Grillo per smentire una qualsiasi partecipazione o sostegno all’iniziativa da parte dei pentastellati: “Il logo utilizzato nella locandina è simile ma non uguale a quello del Movimento e pertanto riferibile a un gruppo di persone non autorizzate da Beppe Grillo all’uso del logo Movimento 5 Stelle. Noi non ne sapevamo nulla. Cogliamo l’occasione per chiedere di non uccidere nessun maiale e di sostituire questa attività con qualcosa di più educativo e meno cruento”. Nel frattempo, però, lo stesso PAE fa notare come Giorgio Sernia, candidato M5S a Foggia per le elezioni regionali, promuova sul web la sagra (anche se noi non ne abbiamo trovato traccia, nemmeno sul suo profilo pubblico su Facebook). Alcuni siti sostengono che Sernia appoggiasse l’iniziativa in quanto espressione dell’attenzione ai prodotti locali e a chilometro 0.
La conclusione
Appoggio politico o meno, un dato è certo e si lega alle dichiarazioni ufficiali del primo cittadino di San Severo: niente uccisione del maiale in piazza. Questo non significa che non ne verranno servite le carni durante la sagra ma solamente che al pubblico verrà evitato lo spettacolo (se così lo si può definire) della morte di un animale tra strepiti e schizzi di sangue. La questione è complessa: esiste una differenza fra uccidere e consumare le carni del maiale? Secondo il sindaco è “degno di un paese civile e proiettato al benessere degli uomini e degli animali” non far vedere cosa accade nella fase di “produzione” della carne di maiale ma poi consumarne, senza consapevolezza, il suo prodotto?
F.G
Nella foto: un’immagine di San Severo, fonte http://www.comune-italia.it/