Per alcuni è un passo avanti per altri una vera assurdità: in questi giorni la notizia di una macelleria riminese che ha deciso di vendere salumi vegani, sta facendo parlare di sé, soprattutto sui social network. L’azienda Vegan Delicious, con sede a Montemurlo in provincia di Prato, realizza prodotti stagionati che simulano gli affettati a base di carne: patate, barbabietola, cipolle e amidi sono alla base di una ricetta che dovrebbe soddisfare i palati di chi ha scelto di non mangiare più carne.
La polemica nasce online quando una macelleria riminese, sulla sua pagina Facebook, annuncia: “Forse non ve lo aspettavate, ma “Macelleria” non è necessariamente sinonimo di “carne e salumi”. Anche se l’etimologia stessa della parola non lascia grandi dubbi, ecco che nel negozio, accanto a costine, coniglio e agnello, appaiono anche i salumi vegani. Non è la prima volta che prodotti a base vegetale finiscono in negozi strettamente legati alla vendita di carne: anche a Sonnino, Bari, la titolare di una macelleria aveva iniziato a produrre prodotti a base vegetale da affiancare a quelli “carnivori”. Sta di fatto che la mossa ha creato grande polemica e il mondo vegan si è letteralmente spaccato in due.
Da una parte c’è chi considera la presenza di prodotti vegani in una macelleria un vero scempio: finanziare, anche se in modo non diretto, un’attività legata alla vendita di carne appare per molti un controsenso; sono tanti i posti in cui poter acquistare prodotti a base vegetale. Altri polemizzano sulla volontà di sfruttare solamente un trend senza una vera consapevolezza di fondo da parte di chi vende quel prodotto al pubblico. Per altri l’idea che in un posto dove si vende carne esista un’alternativa facile e a portata di mano per tutti, è un’ottima possibilità, un segnale di cambiamento ma anche un nuovo modo per raggiungere con nuovi sapori proprio chi non ha mai messo piede in un alimentari biologico. Sulla compresenza di prodotti vegani e prodotti a base di carne la questione è complessa: qualsiasi supermercato, ma anche le più grandi catene di alimentazione biologica del nostro paese vendono sia prodotti vegani che prodotti a base vegetale. Nessuna novità quindi.
Forse la verità (se ne esiste una) si trova su un altro piano, ossia quello della scelta e della cultura personale, della consapevolezza di acquisto: che si acquisti un prodotto vegano in un negozio solo con prodotti vegetali o in una macelleria, a meno che non lo si faccia con presa di coscienza, si tratterà comunque di un gesto fine a sé stesso che non intaccherà in modo consistente la produzione industriale di carne. Sul fatto poi che per chi ha scelto l’alimentazione vegana per una questione etica, entrare in una macelleria sia decisamente difficile o completamente da escludere, si tratta di qualcosa di comprensibile e ovvio. Ancora meglio, in ogni caso, che il nostro acquisto (che è un vero voto politico) si rivolga, quando possibile, a realtà alle quali ci sentiamo vicini e che vogliamo sostenere con convinzione.