Prendere gli animali da fattoria e fotografarli in modo tale da trasformarli in ritratti stupefacenti, svelandone la natura più dolce e sincera. E’ il progetto The Dog & Pony Show di Rob MacInnis – fotografo originario della Nuova Scozia – , che ha immortalato con i suoi scatti gli animali che i più considerano solo cibo in un modo nuovo e profondo.
Asini, maiali, pecore, cani, mucche ripresi da soli o in gruppo, di cui viene mostrata la specifica e unica personalità come modelli umani in uno studio fotografico.
Tutto è partito da un viaggio compiuto dal fotografo in Sud America. Fotografando luoghi di estrema povertà si è reso conto del vero ruolo che dovrebbe avere quest’arte nella società e nella sua stessa vita: “Dopo questo viaggio ho riconsiderato il mio rapporto con la fotografia. Ho capito quanto fosse irresponsabile ignorare gli aspetti di sfruttamento della fotografia, soprattutto quando poniamo le opere d’arte in una posizione privilegiata. Mi sono reso conto che fotografare gli animali mi ha reso capace nel contempo di guardare criticamente a me stesso e al terreno dell’arte”.
L’arte, soprattutto fotografica, manipola lo spettatore, influenza la sua scala di valori, sfrutta fisicamente i soggetti che inquadra. “Mi è sembrato naturale rivolgere l’obiettivo alle creature oggi più sfruttate”.
MacInnis spiega che lavorare con gli animali non è stato poi così diverso dal lavorare con le persone. “Stai invadendo il loro spazio, perciò devi cercare di instaurare un legame con loro e sviluppare fiducia verso di te. A volte si riesce a farlo senza problemi, a volte ci devi rinunciare”.
MacInnis ha potuto compiere questo incredibile lavoro anche grazie alla collaborazione di pastori pazienti e molto disponibili: “A volte per ottenere il giusto scatto abbiamo aspettato un’ora per far sì che gli animali si calmassero e cominciassero a fidarsi di me”.