Vegolosi

La regina Elisabetta non indosserà più le pellicce

Sua altezza reale dice basta alle pellicce. La regina Elisabetta non indosserà mai più capi in pelliccia che non siano sintetici. Sarà la vicinanza della nipote acquisita Meghan, da sempre sensibile alle cause animaliste, o semplicemente il segno dei tempi, ma la decisione della regina pare ufficiale.

L’indiscrezione, rilanciata da tutti i tabloid inglesi, arriva direttamente da una delle persone più vicine a Elisabetta, una delle sue consulenti personali in tema di abbigliamento, Angela Kelly, che nel suo ultimo libro “The other side of the coin“, in uscita tra qualche settimana, racconta anche della decisione presa già qualche mese fa dalla regina.

La svolta animalista di Elisabetta

Buckingham Palace avrebbe confermato la notizia, anche se non sono ben definite le motivazioni che avrebbero portato Elisabetta a questa decisione, certamente storica. Nè è chiaro se Elisabetta semplicemente non comprerà più nuove pellicce o smetterà anche di indossare quelle che già possiede, soprattutto in occasioni ufficiali come l’apertura annuale del Parlamento quando la regina, fanno notare gli esperti del protocollo reale, indossa solitamente l’ermellino. Quella che è già stata definita la “svolta animalista” di Elisabetta è destinata comunque a lasciare il segno per la portata del messaggio, se non altro a livello di immagine. Anche per questo le associazioni animaliste inglesi, da sempre impegnate nella battaglia contro l’uso delle pellicce, hanno accolto con grande entusiasmo la notizia.

“Siamo entusiasti che Sua Maestà abbia ufficialmente detto addio alla pelliccia. La decisione – spiega Claire Bass, direttrice esecutiva della Humane Society International rispecchia perfettamente l’umore dei cittadini britannici, la stragrande maggioranza dei quali detesta le pellicce e non vuole avere nulla a che fare con esse. La regina – ha aggiunto – manda in questo modo un messaggio forte: le pellicce sono decisamente fuori moda e non appartengono allo stile britannico”.

Gli inglesi e le pellicce

Il Regno Unito fu, nel 2000, tra i primi Paesi al mondo a vietare gli allevamenti di pellicce, che vengono però ancora importate e vendute in Gran Bretagna da Paesi come la Cina e la Polonia per un giro d’affari che le associazioni animaliste hanno stimato essere di 55 milioni di sterline nel solo 2016, per un totale di oltre 2 milioni di capi. Anche sull’onda del risalto della decisione di Elisabetta, le associazioni animaliste hanno rilanciato la petizione #FurFreeBritain con la quale chiedono da tempo al governo britannico di di fare un passo avanti vietando anche l’importazione e la vendita dei capi in pelliccia vera.