Vegolosi

Reggia di Caserta stop al servizio delle carrozze trainate da cavalli nel parco

“Il servizio carrozze ippotrainate della Reggia di Caserta è cessato”. Con questa frase la direzione della Reggia di Caserta ha comunicato la sua presa di posizione in seguito alla morte, avvenuta il 12 agosto scorso poco prima delle 12, di un cavallo collassato sull’asfalto del parco che circonda l’istituto museale.

“Gli elementi emersi dopo il tragico decesso di uno dei cavalli che effettuavano il servizio per conto della cooperativa T.N.T – si legge nel comunicato ufficiale – impediscono la prosecuzione di questa attività all’interno del Complesso vanvitelliano. Scevra da ogni giudizio ideologico o personale, la valutazione è scaturita anche dalla notizia di presunti gravi illeciti commessi nell’espletamento del servizio”. La direzione ci ha però tenuto a spiegare che : “L’Istituto museale ha l’importante ruolo di proporre e promuovere esperienze culturali e sociali, nel rispetto della sua mission. Non ha poteri di controllo, né competenza, su autorizzazioni o licenze. La Reggia di Caserta è un Istituto dello Stato”. 

Ora è il momento degli incontri ufficiali sia con il Garante degli Animali di Caserta, sia con la cooperativa che gestiva le botticelle, che avverranno a breve. Dietro la decisione repentina di sospendere il servizio che prevedeva l’uso di cavalli per trainare piccole carrozze dedicate ai turisti, c’è anche l’ipotesi della presenza di illeciti nella gestione del servizio stesso, sulla quale anche la procura di Santa Maria Capua Vetere aveva aperto anche un fascicolo di inchiesta, ipotizzando il reato di maltrattamento sugli animali, al momento a carico di ignoti. Come ha fatto notare immediatamente LAV – Lega Anti Vivisezione – in un post Facebook “il cavallo morto nel Parco della Reggia di Caserta aveva il chip di un altro cavallo… morto nel 2008, e non aveva nemmeno il permesso per essere utilizzato per il trasporto pubblico. Sporgeremo denuncia per individuare il responsabile della morte del cavallo e chiedere che paghi per quello che ha fatto. Vogliamo che questa orribile forma di sfruttamento animale venga abolita in tutta Italia. Nei parchi come in città”.

Intanto il direttivo della Reggia, insediatosi nel luglio scorso, ha già spiegato che cercherà in tutti i modi di improntare il proprio lavoro verso una maggiore sostenibilità e un’adeguata tutela della fauna: “È previsto un confronto con il Garante per i diritti degli animali con il quale si avvierà un dialogo articolato nel rapporto uomo-animale all’interno del Complesso vanvitelliano. Il Museo auspica, infatti, future progettualità e un approccio equilibrato e sostenibile sui temi ambientali“. Al posto dei cavalli la Reggia ha accelerato il bando “già in fase di redazione da qualche mese, per il noleggio con conducente di golf car elettriche omologate“.

Anche il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto ha commentato la vicenda: “Speriamo che questa vicenda imprima un’accelerazione nelle decisioni degli amministratori locali. A Roma attendiamo dall’inizio del mandato di Virginia Raggi il mantenimento della promessa dell’abolizione delle botticelle, poi mutata in promessa di spostamento dalle strade ai parchi e alle ville storiche. Di certo quest’ultima soluzione, ancora non attuata a un anno dalla fine del mandato, non ci soddisfa pienamente. La vicenda del povero cavallo della Reggia di Caserta è emblematica: il problema non si risolve portando i cavalli nelle ville”.