Il signore che vedete in foto si chiama Ian Birrell, è un giornalista del Daily Mail on Sunday di Londra. Lo scorso Aprile insieme al team investigativo di Essere Animali, si è recato a Brescia all’interno di due allevamenti di suini che forniscono carne per il Consorzio del Prosciutto di Parma: “Le immagini che ho visto – racconta in un video – sono molto lontane da quelle dei verdi pascoli in campagna che associamo al prosciutto di Parma: qui è un inferno orribile”.
Maiali deceduti, cannibalismo
Quello che Birrell ha visto è un incubo reale per milioni di animali costretti a vivere in condizioni impensabili solo per diventare prosciutto “d’eccellenza”. Quello che le immagini mostrano sembra continuare a ripetersi all’infinito, nonostante la risposte delle industrie siano sempre le stesse: “Sono casi sporadici, gli allevamenti intensivi non sono così”. Eppure.
Birrell mostra i cadaveri di molti suinetti all’interno dei recinti dove altri piccoli di maiali vivono le loro ore in attesa di ingrassare e passare alla fase successiva. I cadaveri sono sparsi sulla pavimentazione a grate che serve a far defluire gli escrementi degli animali. Alcuni di loro sono vivi ma evidentemente ammalati: barcollano, sono magrissimi. Altri maiali adulti presentano le ferite da cannibalismo che siamo ormai abituati a vedere: orecchie morsicate e code ridotte a tronconi sanguinanti. Molti animali si mordono fra loro perché in completa assenza di stimoli i maiali, intelligenti e esploratori in natura, sfogano la loro frustrazione su altri individui.
Nella gabbie degli allevamenti “migliori”, si trovano alcuni oggetti che dovrebbero servire da stimolo e gioco agli animali: catene attaccate ai recinti alle quali sono applicato alcuni anelli e palline di plastica da mordere: uno per ogni gabbia, uno per decine e decine di animali. Nelle gabbie che si vedono nei video di Brescia non sono presenti.
L’Inghilterra importa circa 300.000 Prosciutti di Parma e 18 milioni di confezioni ogni anno, eppure lì le gabbie di gestazione nelle quali le scrofe passano la maggior parte della loro vita in uno spazio che impedisce qualsiasi movimento, sono vietate. Birrell appare fortemente turbato nel video che mostra le condizioni degli allevamenti e il suo articolo, apparso sul Daily Mail conta quasi 4000 condivisioni.
Prosciutto di Parma VS Essere Animali
“Abbiamo già denunciato per maltrattamento di animali un altro allevamento fornitore del Prosciutto di Parma.- scrive Essere Animali nella nota stampa diffusa oggi (14 maggio 2018)- anche in quel caso abbiamo documentato gravi problemi di cannibalismo e animali lasciati morire senza cure adeguate, oltre a comportamenti brutali degli operatori. Si andrà a processo.” Nonostante questo sembra che il Consorzio ritenga queste immagini solo un modo per screditare il lavoro svolto e ancora adesso il primo video dell’inchiesta realizzata dall’associazione e pubblicato nel Dicembre del 2016 è sotto sequestro dopo una querela da parte del Consorzio.
Questo nuovo video insieme a al giornalista inglese è quindi un’ennesima “puntata” di una lunga storia che, questa volta, sta valicando i confini del nostro paese.