Un Premio Nobel speciale, magari inserito nel Nobel per la Pace, agli animali. È la richiesta, magari bizzarra ma attentamente motivata, promossa dall’Agenda Pianeta Terra (APT): il suo direttore esecutivo ha scritto alla Fondazione Nobel, a Stoccolma, per chiedere che l’importante riconoscimento del 2016 venga assegnato a tutti gli animali del pianeta, vittime per secoli della cattiveria dell’essere umano. «Fino ad oggi, tranne che per una esigua ma illuminata minoranza – scrivono dall’APT – ha dominato la cultura umana un grande pregiudizio: il divario assoluto tra l’uomo e gli animali. In seguito a tale presunta differenza l’uomo ha trattato gli animali come sua proprietà con l’arroganza di un dittatore, con la ferocia di un affamato, con il sadismo o con l’indifferenza, come oggetti di produzione, di commerci, di sfruttamento, trascurando la cultura di ogni specie e di ogni individuo, senza empatia, né compassione per la loro sofferenza o per le loro esigenze, per le loro capacità di amore, di intelligenza, di sentimenti».
Un Nobel per chiedere scusa, a nome di tutti gli esseri umani, agli animali. Che nei secoli sono stati «uccisi per sacrifici, riti, religioni, cibo, oggetti d’uso, trasformati in pellicce, borse, scarpe, materassi, piumini, cuscini, vestiti, sottoposti ai più sadici esperimenti scientifici, commerciali, bellici, spaziali, mangiati più per il piacere del gusto che per necessità di sopravvivenza, cacciati in terra, in aria, in acqua, sparati, fiocinati, squartati, addomesticati e usati come unico mezzo di trasporto, curati e poi abbandonati o ammazzati, rinchiusi nei canili, negli zoo, nei circhi». Maltrattamenti crudeli ma soprattutto immotivati: per questo «un Premio Nobel agli animali avrebbe un grande impatto sull’opinione pubblica» e «potrà avere un significato eccezionale oggi e per il futuro di un ambiente risanato e della Pace di tutta la popolazione animale di cui anche l’uomo nuovo fa parte».