Pelosi, paffuti e con grossi occhioni neri: sono i Porg, gli ultimi esserini comparsi nell’universo Star Wars. Dal 1977 a oggi, i film di Star Wars hanno dato vita a creature incredibili, buffe, spesso indimenticabili e che fanno parte ormai della cultura pop. Sembra proprio che anche i piccoli Porg siano destinati a questo futuro splendente dato che, nel giro di qualche settimana dall’uscita di The Last Jedi nei cinema, sono già diventati oggetto di meme, vignette, merchandising di tutti i tipi e, contro ogni previsione, sono al centro di un messaggio veg del tutto inaspettato.
In una scena del film infatti Chewbecca, approdato in una remota isola alla ricerca di Luke Skywalker, si imbatte in una popolazione di goffi e tenerissimi animaletti alati, simili ad uccelli, che con i loro occhioni sgranati lo fissano inorriditi mentre arrostisce sul falò uno di loro. In un attimo scatta il senso di colpa: il Wookie più famoso della storia del cinema rinuncia all’appetitoso banchetto e anzi porta con sé sul Millennium Falcon un rappresentante dei Porg, come una sorta di co-pilota.
Che Chewbecca sia diventato vegano? Forse sbilanciarsi è prematuro, ma in rete già si grida alla conversione: la reazione di Chewbecca è molto simile infatti a quella di chi, vivendo con un animale domestico o accorgendosi che non c’è nessuna differenza tra la vita emotiva e cognitiva di un cane e di un maiale, rinuncia per sempre alla carne.
Del resto i piccoli Porg sono dichiaratamente ispirati a animali realmente esistenti. L’isola irlandese di Skellig Michael (usata per dar vita al pianeta Ahch-To dove vive Luke Skywalker) è infatti popolata da numerosissimi esemplari di pulcinella di mare, uccelli già presi in prestito dalla settima arte per personaggi come Puffin ne L’incantesimo del Lago o Sven in Happy Feet 2. Rivelatosi impossibile eliminare digitalmente tutti i pennuti che facevano incursione sul set si è deciso di trasformarli negli adorabili Porg, membri da ora, a tutti gli effetti, dell’incredibile universo di Guerre Stellari.
Ma non solo il loro aspetto è autenticamente animale. Ren Klyce, sound designer di Star Wars: The last Jedi, ha infatti spiegato come anche il verso dei Porg sia stato ottenuto grazie a una mescolanza di suoni di veri animali: “Alla Skywalker Sound c’è un recinto con dei piccoli polli. Coya Elliott, il nostri primo assistente, ha registrato i loro versi. Poi abbiamo rallentato quel suono e ottenuto un curioso pigolio. Poi, abbiamo trovato un uomo che fornisce colombe agli organizzatori di matrimoni. Così, gli abbiamo chiesto di venirci a trovare per poter registrare proprio alcuni dei suoni delle sue colombe. Alla fine abbiamo ottenuto un misto tra il verso di un tacchino, quello di un pollo e quello di una colomba. Li abbiamo mischiati tutti insieme!”
Non resta a questo punto che attendere l’evoluzione dell’amicizia tra Chewbecca e il suo peloso amico, nel nuovo, attesissimo (almeno fino al 2019) e ultimo episodio di Star Wars. E mentre qualcuno già propone ricette e consigli su come cucinare gli adorabili Porg, in barba a tutte le teorie epifaniche del Wookie, dal 15 dicembre è disponibile su Amazon il libro (per ora solo in inglese) di Kevin Shinick e Fiona Hsieh, Chewie and the Porgs, una deliziosa storia proprio sulla nascita di questa insolita amicizia, per tranquillizzare i bambini più sensibili che proprio non hanno apprezzato il barbecue di Porg.
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