Come già accade in altre regioni d’Italia, anche il Piemonte dice “sì” all’ingresso degli animali domestici nelle strutture ospedaliere. La norma, proposta dal Movimento 5 Stelle, ha avuto il via libera in Commissione Sanità del Consiglio regionale e consentirà l’accesso degli animali d’affezione, insieme al proprietario, nelle strutture ospedaliere pubbliche e private piemontesi. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di permettere ai pazienti di trascorrere del tempo con i propri amici più fedeli e, al contempo, di beneficiare degli effetti della pet therapy.
L’emendamento è a prima firma di Francesca Frediani e prevede che la Giunta – dopo un consulto con la Commissione competente – emani un apposito regolamento per disciplinare le modalità di accesso in piena sicurezza e nel rispetto delle norme igienico sanitarie. L’ingresso ai “pelosi”, è bene sottolinearlo, potrà avvenire solo in appositi spazi dedicati e comunque mai nei reparti ad alto rischio. “È un’importante presa di posizione politica – ha dichiarato la Frediani – e ora siamo disposti a lavorare con tutti per arrivare il prima possibile a un regolamento condiviso che a nostro avviso dovrebbe prevedere apposite aree destinate a questo servizio, come sta avvenendo anche in Lombardia e Toscana”. Queste regioni, infatti, ammettono l’ingresso negli ospedali di cani, gatti e conigli secondo un regolamento ben preciso e pare che il Piemonte si stia avviando verso la medesima risoluzione.
Nata ufficialmente nel 1961 con libro “Il cane come co-terapeuta” di Boris Levinson, la pet therapy non sostituisce, ovviamente, la medicina tradizionale ma è dimostrato che possa portare miglioramenti importanti nella salute psico-fisica dei pazienti. Tra i tanti esempi di ciò, anche la storia di Shiva e Trilly: un labrador e un volpino che aiutano a guarire ragazze malate di bulimia e anoressia ricoverate all’ospedale Mondino di Pavia.
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