Le bevande zuccherata nuovamente sotto accusa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’ennesimo appello in queste ore a favore delle diminuzione drastica del consumo di bevande contenenti zuccheri e l’incentivo, invece, al consumo di frutta verdura e acqua. L’Inghilterra, ha già portato avanti (e vinto) la sua battaglia: sarà il 2018 l’anno della tassa su aranciate gasate e simili, ma non è di certo sufficiente l’impegno di un solo stato.
L’OMS parla chiaro: “Le politiche di bilancio che portano ad un aumento di almeno il 20% del prezzo di vendita al dettaglio di bevande zuccherate porterebbe a riduzioni proporzionali in consumo di questi prodotti, secondo il rapporto dal titolo “Le politiche fiscali per la dieta e la prevenzione delle malattie non trasmissibili (MNT)”. Una tassa, insomma, per disincentivare l’acquisto di prodotti che contengono quelli che vengono definiti “zuccheri gratuiti” di cui il nostro corpo non ha affatto bisogno come spiega Francesco Branca, Direttore del Dipartimento di Nutrizione dell’OMS per la Salute e lo Sviluppo.
Tutto questo accade in riferimento ai dati, sempre più allarmanti che riguardano le malattie legate a consumi non equilibrati di cibo, come diabete e carie anche nei più piccoli. Sono “42 milioni i bambini di età inferiore a 5 anni erano in sovrappeso o obesi nel 2015 – spiega l’OMS – con un incremento di circa 11 milioni nel corso degli ultimi 15 anni. Quasi la metà (48%) di questi bambini vive in Asia e il 25% in Africa”.
Tassa sulle bevande zuccherate: è legge in Inghilterra. Jamie Oliver esulta