L’olio di palma andrà indicato sempre in etichetta. Il 13 Dicembre 2014 entra in vigore la direttiva europea sull’etichettatura dei prodotti: ogni ingrediente andrà specificato e non saranno più valide le diciture generiche: un esempio? “Oli e grassi vegetali” ed è qui che, solitamente, si nasconde l’olio di palma.
L’80% della produzione di questo olio finisce negli alimenti e ci sono diversi motivi per cui bisogna stare attenti nel consumarlo: il primo di salute, dato che la sua composizione è praticamente identica a quella del burro, secondo (e non certo meno importante) l’impatto sull’ambiente dovuto alla sua produzione di cui vi abbiamo parlato qui.
Poche settimane fà è stata lanciata una petizione pubblica da “Il fatto alimentare” e “Great Italian Food Trade” su Change.org che chiede “al Ministero della salute e agli enti pubblici di disporre l’esclusione dalle pubbliche forniture di alimenti che contengano olio di palma. Questa clausola deve essere inserita in tutti i capitolati di appalto per l’approvvigionamento delle mense scolastiche, ospedaliere e aziendali, nonché dei distributori automatici collocati in scuole e pubblici edifici.”
di Federica Giordani