Atleti vegani alle Olimpiadi: i trionfi di ieri e di oggi
Laura Di Cintio
Le Olimpiadi di Rio 2016 hanno chiuso ufficialmente i battenti. In attesa che la fiamma olimpica torni di nuovo ad accendersi nel 2020 a Tokyo, facciamo un salto tra passato e presente per scoprire quali e quanti atleti vegani o vegetariani di fama internazionale abbiano scelto di adottare una dieta a base vegetale per migliorare la propria salute e dare uno sprint in più alle proprie prestazioni sportive.
Murray Rose – nuoto
Vegano fin da bambino, il nuotatore australiano Murray Rose (scomparso nel 2012 all’età di 73 anni) era specializzato nelle gare lunghe in stile libero e vinse quattro medaglie d’oro, una d’argento e una di bronzo alle Olimpiadi. Rose era vegano in un momento in cui esserlo era considerato decisamente una stranezza ed è per questo ritenuto un pioniere del veganismo tra gli atleti; la sua dieta includeva pasta e riso integrali, semi di sesamo e girasole, datteri, anacardi e succo di carota, che all’epoca quasi nessuno mangiava. In alcune delle sue numerose interviste, il nuotatore ha dichiarato di attribuire le medaglie d’oro olimpiche vinte nel 1956 alla sua alimentazione 100% vegetale.
Carl Lewis – atletica leggera
Uno tra i più famosi atleti di alto livello ad aver scelto un’alimentazione vegan è certamente l’americano Carl Lewis – conosciuto anche come “figlio del vento” – campione di salto in lungo e di velocità con alle spalle quattro partecipazioni olimpiche. Queste gli hanno fruttato ben 10 medaglie (di cui 9 ori e un argento) tra la metà degli anni ’80 e la fine degli anni ’90, a cui si aggiungono altri 8 ori, un argento e un bronzo vinti in quattro partecipazioni ai campionati del mondo di atletica leggera. I motivi che spinsero Lewis verso un’alimentazione vegana furono soprattutto salutistici, dal momento che l’atleta voleva incrementare le sostanze nutritive introdotte con la dieta tendendo però a bada l’apporto calorico. “Ho scoperto che una persona non ha bisogno delle proteine della carne per essere un atleta di successo. In realtà, le mie gare migliori sono state nel primo anno di dieta vegana” ha dichiarato Lewis in alcune interviste. “Sto benissimo, mangio tanto e il mio peso è sotto controllo”.
Mike Tyson – boxe
Ex pugile statunitense più volte campione del mondo, Mike Tyson è considerato uno dei migliori pesi massimi nella storia di questo sport (pur non avendo mai partecipato alle Olimpiadi). È stato uno degli atleti più famosi e pagati tra gli anni ’80 e ’90, ma il suo passato è fatto anche di eccessi, tra consumo di droga e arresti per stupro. La sua decisione di diventare vegano risale a non molto tempo fa, quando scelse di dare una svolta alla propria vita e di allontanarsi dal suo passato turbolento: “Ho sentito il bisogno di cambiare la mia vita, di fare qualcosa di differente, quindi sono diventato vegano. Questo mi ha dato l’opportunità di vivere una vita salutare; stavo male a causa di tutte le droghe e della cocaina che assumevo, riuscivo a malapena a respirare, avevo la pressione alta e soffrivo di artrite. Da quando sono diventato vegano tutto questo è diminuito e sono rinato.”
La 21enne australiana Morgan Mitchell è specializzata nei 400 metri piani e ha partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016 con alle spalle quasi due anni di alimentazione vegan. Non ha portato a casa nessuna medaglia olimpica ma ha gareggiato sia la finale dei 400 metri che della staffetta 4×400, dopo aver vinto tutte le 12 gare per conquistare il titolo nazionale nella stagione 2016. “Sono vegana da un anno e mezzo – ha dichiarato – e questo è un vantaggio per tutto: energia, salute, ambiente. Sono una di quelle persone a cui non interessa ciò che pensano gli altri perché questo è ciò che ho scelto di fare.” Per quanto riguarda la sua “alimentazione tipo”, la Mitchell afferma: “La mia colazione è spesso composta da due banane, sciroppo d’acero, pane di segale con burro di arachidi e un frullato, nel quale inserisco tutta la frutta e la verdura che riuscite a immaginare. Come spuntino mangio dei datteri e un budino di semi di chia. A pranzo burger di tofu e riso, la sera invece mi concedo una pizza con formaggio vegetale o delle tagliatelle. E quando impari ad amare questa alimentazione, diventa tutto più semplice”.
Venus e Serena Williams – tennis
Le due sorelle statunitensi, regine indiscusse del tennis internazionale, hanno conquistato un totale di quattro ori olimpici a testa, di cui tre insieme nel doppio femminile e una ciascuna in singolare, a cui si è aggiunta la recente medaglia d’argento conquistata a Rio 2016. Entrambe vegane dal 2012, hanno abbracciato questa alimentazione quando è stata diagnosticata a Venus la sindrome di Sjogren, un’infiammazione cronica del sistema immunitario e delle ghiandole esocrine (le salivari, le lacrimali e quelle attorno all’orecchio) che provoca disturbi reumatoidi che avrebbero potuto compromettere la sua brillante carriera nel tennis. “Non potevo sollevare il braccio oltre la testa, la racchetta cadeva. Non avevo più tatto nelle mani, sudavano e prudevano: ho temuto che la mia vita diventasse miserabile”, ha dichiarato la Williams, che ha notato subito grandi benefici adottando la dieta vegana e uno stile di vita più sano. E Serena, per supportare in tutto e per tutto la sorella, ha iniziato a mangiare nello stesso modo dando così una svolta radicale alle loro abitudini a tavola. E, visti i risultati in campo, possiamo dire che la dieta vegan abbia certamente giovato alla carriera delle regine del tennis.
Vegano dal 2014, l’atleta americano ha rappresentato gli Stati Uniti alle Olimpiadi di Rio 2016 nella categoria fino a 94 kg e ha ottenuto ottimi piazzamenti sia alle Olimpiadi del 2008 che ai giochi Olimpici di Londra, nel 2012. Il suo passaggio a una dieta 100% vegetale è stato annunciato ai follower direttamente su Facebook: “Sono passato a una dieta vegan circa un mese fa e sono contento di affermare che la mia vita è cambiata in meglio, mi sento una persona nuova”.
Filippo Magnini e Federica Pellegrini – nuoto
Due atleti italiani che non hanno bisogno di presentazioni: entrambi vincitori di diverse medaglie olimpiche, lei è la primatista mondiale in carica dei 200 metri stile libero ed europea dei 400 metri ed è stata scelta come portabandiera a Rio 2016; lui è il miglior stileliberista italiano di sempre nelle distanze brevi. Sono una coppia dal 2004 e da qualche tempo seguono le linee guida alimentari del divulgatore scientifico Marco Bianchi, che promuove un’alimentazione vegetale, sana e gustosa. Il primo a scegliere uno stile alimentare più sano – ma, a onor del vero, non ancora vegan – è stato Filippo, che ha dichiarato: “La mia base è sempre stata la dieta mediterranea, ma da quando ho conosciuto Marco Bianchi ho scoperto un mondo un po’ più vegano, un po’ più biologico, sicuramente molto più sano. Piano piano sto cercando di avvicinarmi a una dieta a base vegetale. Se l’avessi fatto a vent’anni avrei potuto ottenere risultati ancor più eclatanti.” Anche Federica, sebbene non sia ancora vegana, si è avvicinata a un’alimentazione a base vegetale insieme al compagno.