Stop ai test sugli animali per la ricerca sulla sicurezza delle sostanze chimiche entro il 2025: è questo l’obiettivo del governo olandese, annunciato lo scorso dicembre dal Ministro dell’agricoltura locale Martijn van Dam. L’Olanda, quindi, potrebbe divenire nei prossimi anni leader mondiale nella ricerca senza animali.
L’obiettivo viaggia sulla scorta del rapporto “Transizione verso la ricerca non animale” commissionato lo scorso anno dal governo al Comitato Nazionale olandese per la protezione degli animali utilizzati a fini scientifici (NCAD), dal quale è emerso che “la sperimentazione animale prescritta dalla legge per la ricerca di sicurezza sulle sostanze chimiche, gli ingredienti alimentari, i pesticidi e i medicinali (compresi quelli per uso veterinario) può essere gradualmente eliminata entro il 2025″ come ha affermato Herman Koëter, Presidente dell’NCAD.
Il discorso è un po’ più complesso, invece, per la ricerca scientifica di base per la quale, secondo gli studiosi, è necessario impostare obiettivi specifici per ogni dominio di ricerca al fine di eliminare in toto l’impiego di animali da laboratorio, cosa che richiederà comunque tempi lunghi e studi più complessi. Il divieto, quindi, non varrà per gli animali utilizzati nella ricerca pre-clinica per malattie umane come obesità, diabete, ictus e cancro.
Solo in Olanda vengono utilizzati ogni anno 600 mila animali da laboratorio e, sebbene la sperimentazione sia soggetta a una regolamentazione rigorosa, il Governo ha optato per l’adozione (almeno in parte) di una ricerca alternativa ed etica. L’NCAD ha chiesto esplicitamente al Ministro van Dam che invochi la collaborazione degli altri Ministri olandesi, al fine di ottenere una politica interna coerente e univoca verso l’abolizione dell’impiego degli animali; ma non deve mancare nemmeno una collaborazione a livello internazionale, così che l’iniziativa olandese non rimanga un caso isolato.
L’Olanda non è nuova a iniziative in favore della tutela degli animali usati a fini scientifici: già qualche tempo fa il Parlamento aveva votato lo “stop” alla sperimentazione sui primati. In più, a livello internazionale lo scorso settembre la Corte Europea ha detto “no” ai test sugli animali a fini cosmetici e diversi paesi in tutto il mondo – tra cui Taiwan e la Corea del Sud – hanno recentemente attuato politiche simili atte a eliminare gradualmente i test non clinici sugli animali. Buone notizie che fanno ben sperare, ma in Italia la richiesta di un anno di proroga alla sperimentazione animale per le sostanze di abuso (alcol, droga e fumo) è stata approvata di recente grazie al decreto Milleproroghe.