Ma, così come la storia ci insegna, le rivoluzioni partono e dimorano soprattutto dove sarebbe meno logico trovarle, ed ecco che quest’anno anche questa festa avrà piatti dedicati a vegetariani e vegani.
Wolfgang Nickl, il responsabile dell’organizzazione della festa più grande del mondo a Monaco, è partito dall’esperienza di suo figlio in un ristorante della città con menù a base vegana e da lì l’intuizione: “Quando un evento diventa internazionale – ha raccontato – porre attenzione anche a chi segue scelte alimentari diverse diventa la norma“. La norma. Una parola forte se la caliamo nel contesto, una parola rivoluzionaria nell’ambito della diffusione della cultura vegetariana e vegana.
Quest’anno, quindi, non solo il menù prevederà medaglioni di seitan e “carne” di soia, ma anche la birra e il vino saranno certificati veg. Sulla birra gli organizzatori non hanno incontrato grandi difficoltà dato che, dal 1516 grazie ad una legge, la birra tedesca può essere fatta solo con malto , luppolo, lievito e acqua. Per il vino, invece, che deve essere prodotto senza utilizzare filtri di origine animale come l’isinglass, l’organizzazione del festival si è attrezzata e i vegani potranno gustare dell’ottimo vino rosso.
Se contiamo che, ogni anno, l’Oktoberfest viene visitato da circa 6 milioni di persone, questa notizia potrebbe davvero non essere solo un segnale di cambiamento, ma un volano eccezionale per poter condividere gusti e sapori della cucina veg a livello mondiale.
Federica Giordani