“Ora si scopre che non siamo carnivori“: è il nome del servizio andato in onda su La7, durante il programma Tagadà, nei giorni scorsi.
Il contenuto
La carne è compatibile con la nostra conformazione anatomica? L’uomo è davvero carnivoro? Sono le domande a cui risponde la dottoressa e dietista Nicoletta Chiornio evidenziando sinteticamente la questione in due punti: anatomico e sanitario.
L’assenza di artigli, lo stomaco a bassa acidità (non adatto cioè a ben digerire carne non masticata, come invece fanno i carnivori) e la presenza di canini non particolarmente sviluppati, maggiormente adeguati per il consumo di semi o frutta, ci pongono – a dispetto di quanto si possa credere – alla stregua delle scimmie antropomorfe, che si nutrono prettamente di bacche, frutta, radici e foglie. Il termine più indicato, quando ci riferiamo agli umani, non è quindi carnivoro (anche se, sottolinea la dott.ssa, siamo ovviamente in grado di tollerare una limitata assunzione di carne) né erbivoro, ma frugivoro.
L’aspetto sanitario
Durante la Seconda Guerra Mondiale si ammalava di cancro una persona su 40, oggi una su tre: la dottoressa evidenzia questo dato allarmante ricordando che una dieta a base vegetale è consigliata per la prevenzione della patologia. Anche l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), lo scorso 26 ottobre, ha inserito la carne processata tra le sostanze cancerogene e quella rossa tra quelle probabilmente cancerogene.
Yuri Benaglio