Elio Fiorucci, 80 anni, è morto a Milano nella sua casa, a trovarlo l’assistente familiare. Fiorucci ha portato la moda italiana in giro per il mondo, dandole un tocco rivoluzionario e pop, nel senso più alto del termine, che gli ha permesso di diventare un vero maestro di stile. Con la scomparsa di Elio Fiorucci, l’Italia perde uno dei suoi migliori talenti famosi in tutto il mondo, ma anche un personaggio eclettico e intelligente.
Vegetariano etico
Rivoluzionario quanto il suo stile, è stato uno dei primi personaggi famosi a diventare vegetariano e a basare questa scelta su ragioni etiche: quando gli si chiedeva come mai avesse deciso di cambiare alimentazione, lui rispondeva semplicemente di essere diventato vegetariano “dopo essermi informato”: nell’intervista che ha rilasciato a Vegolosi.it qualche tempo fa, ci ha raccontato di aver visto “alcuni documentari, partendo da quelli sulla realizzazione delle pellicce e non ho potuto non spaventarmi, ho voluto approfondire, capire e da li ho compreso che non solo potevo rinunciare a mangiare la carne, ma che questo mi faceva stare meglio fisicamente e spiritualmente”. Sentiva di avere una “vocazione per diventare vegetariano”, pari a quella che lo ha portato ad aprire già negli anni Settanta, quando lui era già popolarissimo, negozi tra Milano, Londra e New York. Elio Fiorucci, ha fatto conoscere al grande pubblico Keith Haring, che oggi è uno dei più famosi artisti della street art, ma è anche colui che non ha mai detto di no a chi gli chiedeva di spiegare il suo cambio di abitudini alimentari.
L’amore per gli animali
Qualche mese fa dichiarava al Corriere della Sera: “Ho scritto una lettera al ministro per le Riforme Boschi perché introduca nella Costituzione il principio del rispetto per gli animali. Come possiamo vendere l’immagine dell’Italia Paese della cultura, se poi strappiamo i figli alle madri che li hanno appena partoriti? Perché è questo che facciamo alle mucche e ai vitelli. Non sono religioso – diceva – ma sono sicuro che esista una sorta di ‘religione cosmica‘ per cui se sei distruttivo, sarai distrutto. Ci siamo ridotti ad essere come pidocchi su quel grande albero che è il nostro pianeta. Dobbiamo finalmente capire quello che si può mangiare e quello che non si può, perché è frutto di una violenza senza fine. Io un giorno ho detto basta. Non è stata una decisione improvvisa, erano anni che ci pensavo – spiegava – Ho smesso di mangiare la carne”.
Rivoluzionario in tutto e per tutto, Elio Fiorucci aveva anche preso carta e penna per scrivere la prefazione del primo libro di Vegolosi.it. Un regalo, per noi, che aveva voluto farci senza pensarci su troppo a lungo, credendo nel nostro progetto con la disponibilità e la cortesia che solo i personaggi più grandi – e anche più rivoluzionari – possono vantarsi di avere.
Da tutta la redazione di Vegolosi.it un grande abbraccio alla famiglia.
Qui, il video in cui Elio Fiorucci ci racconta quando e perché è diventato vegetariano.
Qui invece il video, realizzato alla vigilia di Expo, in cui lo stilista spiega cosa potrebbe fare l’Esposizione Universale per affrontare il tema vegetariano e vegano.