Di pelle vegana si parla già da tempo: tra le tante idee lanciate sul mercato negli ultimi anni ci sono, per esempio, Muskin, la “pelle” che arriva dai funghi oppure WineLeather, ricavata dalle vinacce. Adesso – anche se per ora solo in fase di prototipo – è arrivato Zoa, materiale innovativo che promette di rivoluzionare completamente il nostro concetto di “cuoio”. Si tratta, infatti, di un tessuto in tutto e per tutto simile alla pelle animale ma assolutamente cruelty-free e sostenibile, ideato dalla start up californiana Modern Meadow con il supporto dalla Singularity University, organizzazione che si occupa di tecnologie all’avanguardia.
Zoa, la “pelle” cruelty-free che sa di rivoluzione
“Ci sono coloro che desiderano un mondo diverso e coloro che lavorano per cambiarlo ogni giorno”. Così parlano di sé gli esperti di Modern Meadow, impegnati da 5 anni nello sviluppo e nella ricerca per arrivare a Zoa, definita “la prima pelle biofabbricata al mondo”. Sembra incredibile a dirsi, ma questo materiale è creato partendo da cellule sintetiche, il cui DNA è modificato in laboratorio in modo tale che queste si sviluppino e crescano nella maniera desiderata: ciò, secondo i suoi ideatori, fa sì che Zoa possa assumere qualsiasi forma e densità, tanto da arrivare a parlare di “cuoio liquido”. In più, grazie a Zoa è possibile realizzare capi completamente privi di cuciture, cosa impossibile con la pelle animale. Per chi desiderasse saperne di più, inoltre, i materiali prodotti da questa start-up saranno visionabili al MoMa di New York da ottobre fino al prossimo gennaio, nella mostra “Items: is fashion modern?”.
Niente sfruttamento animale, dunque, per la produzione di un materiale che promette di poter sostituire egregiamente la pelle animale in qualsiasi suo impiego. A quanto pare, Modern Meadow starebbe già collaborando con alcuni grandi marchi della moda internazionale per lanciare i primi prodotti in “pelle biofabbricata” entro il 2018. La “rivoluzione vegana”, infatti, investe sempre di più e sempre più spesso anche il mondo della moda, anche nel settore lusso: pensiamo, per esempio, al lavoro della stilista Stella Mc Cartney, impegnata da tempo a produrre capi in “pelle senza pelle” e nella creazione di linee vegan di tendenza, nel rispetto degli animali.
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