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Ministro della Salute: “Sì alle mascherine in tessuto, migliori per l’ambiente ma siano d’uso diffuso”

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha spezzato una lancia a favore dell’uso della mascherine in tessuto e lavabili per cercare di non creare una crisi ambientale dovuta al necessario smaltimento di dispositivi di protezione mono uso.

Il Ministro durante l’ audizione in commissione Ecomafie in merito alla gestione dei rifiuti legata all’emergenza Covid-19 ha dichiarato: “Le mascherine di comunità in tessuto rappresentano protezioni efficaci se usate in modo diffuso”. Se non utilizzate in ambito medico e ospedaliero, quindi, le mascherine in tessuto, se indossate da tutti, possono rappresentare una valida alternativa a quelle mono uso che, lo ricordiamo, vanno conferite nella raccolta indifferenziata.

Sono appena stato in commissione parlamentare rifiuti. Tutela della salute e tutela dell’ambiente sono complementari, si tengono assieme. L’una non è possibile senza l’altra. Due diritti fondamentali che vanno difesi con ogni energia. – Ministro della Salute, Roberto Speranza – 27-5-2020- Facebook

Mascherine e non solo: stoviglie mono uso non necessarie

Speranza ha parlato anche di altre tipologie di rifiuti mono uso come quelli legati alla ristorazione:”Andrebbe favorito un uso ordinario delle stoviglie, un uso eccessivo delle stoviglie usa e getta non ha alcuna giustificazione di natura epidemiologica. Il lavaggio ad alte temperature garantisce infatti protezione”. In quest’ottica, Speranza ha anche accennato all’idea di una campagna di sensibilizzazione e informazione a livello nazionale per spiegare ai cittadini la situazione e i comportamenti virtuosi e possibili in merito alla scelta di mascherine e stoviglie: “Ho avuto un confronto con il ministro dell’Ambiente ed è nostra intenzione mettere in atto una campagna informativa per limitare l’uso massivo e non corretto dei rifiuti legati all’emergenza Covid. Bisogna contemperare il diritto alla Salute con la necessità di tutelare l’ambiente”.

Emergenza rifiuti e maleducazione

L’assenza di direttive chiare e univoche in merito ai dispositivi di protezione (uso della mascherina, guanti, sanificanti, confezioni nei supermercati, etc.) hanno creato una situazione di difficile comprensione rispetto al tema dei prodotti mono uso e del loro smaltimento. Nelle ultime settimane più di una associazione ambientalista ha mostrato come moltissimi guanti e mascherine siano finite (e continuino a finire) a terra o smaltite in modo non corretto. Iniziative di educazione civica come quelle proposte del Ministero, quindi, potrebbero davvero essere necessarie.

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