Il Decreto Milleproroghe viene discusso oggi, 29 Dicembre 2016 e solamente fra domani e dopo sapremo davvero se fra le mille si troverà anche la proroga alla sperimentazione animale per le sostanze di abuso (alcol, droga e fumo), sul riutilizzo di animali che hanno già subito sperimentazioni di tipo “grave” ed, infine, sulla possibilità dei trapianti di organi fra specie diverse. La LAV nel frattempo ha comunque inviato un accorato appello al nuovo Presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, per fare in modo che tutto questo non accada “Le diranno, Presidente, che non ci sono alternative alla sperimentazione delle sostanze d’abuso sugli animali e invece non solo questo non è vero” ha dichiarato il presidente della LAV Gianluca Felicetti che abbiamo raggiunto al telefono.
I fatti: che cosa succede e che cosa si rischia
Partiamo dall’inizio. Il 29 Marzo del 2014 è entrato in vigore nel nostro paese un decreto legislativo, il numero 26, che ha come oggetto “la protezione degli animali utilizzati a fini scientifici”. Fra i moltissimi punti trattati ce ne sono tre la cui entrata in vigore, però, sarebbe effettiva solamente dal 1 gennaio del 2017 :
- L’utilizzo di animali per la sperimentazione dedicata alla verifica dell’uso di sostanza di abuso (alcol, fumo e droghe) – Articolo 5, punto D
- L’utilizzo di animali per la sperimentazione sui trapianti di organi fra specie diverse – Articolo 5, punto E
- Il riutilizzo di animali già sottoposti a sperimentazioni ritenute “gravi” – Articolo 16, Capo 3
Il Decreto Milleproroghe potrebbe contenerne una relativamente a questi 3 punti come spiega Felicetti: “Non ne abbiamo la certezza assoluta dal Ministero della Salute, ma diciamo che la voci che circolano su questi tre punti sono abbastanza insistenti, per questo ci siamo mossi con anticipo anche con la nostra campagna “Aiutali ad uscirne” con la quale abbiamo potuto consegnare al Governo 57.600 firme dei cittadini su questo tema”.
Solamente nei prossimi giorni sapremo quindi con certezza se queste proroghe erano state richieste e se sono state realmente accettate come richiesto anche da una lettera inviata al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, della Ricerca Valeria Fedeli e dello Sviluppo economico Carlo Calenda da parte di Research4life, ossia l’associazione rappresenta i principali player della ricerca biomedica (Farmindustria, Istituto italiano di tecnologia, Telethon, Airc, ospedale San Raffaele, università degli Studi di Milano, Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Ifom, Merck Serono, Assobiotech, Ingm, Fondazione regionale per la ricerca biomedica). La richiesta è di una moratoria sul decreto 26 almeno di altri 5 anni.
“Questi tentativi di procrastinazione continua delle leggi – continua Felicetti – sono il sintomo del fatto che nel nostro paese non si vuole procedere con una ricerca senza animali, come ne è ulteriore riprova il fatto che il finanziamento che la legge ha previsto per i metodi alternativi (e nemmeno sostitutivi) è di soli 3 milioni di euro in 3 anni”.
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