Il 2016 è stato, come era prevedibile, un anno molto importante per la cultura vegana. Il motivo è presto detto: sono state moltissime le evidenze e le prese di posizioni di organizzazioni nazionali ed internazionali con dichiarazioni pubbliche sulla necessità di diminuire il consumo di carne. Non si tratta, come ripetiamo spesso, di una battaglia “vegani” contro “onnivori”, bensì di una valutazione economica, politica e, a volte, etica, legata al buon senso e ai dati di fatto relativi all’impatto che la produzione di carne e derivati sta avendo sul nostro pianeta, sulla nostra salute e soprattutto sugli animali. Ecco quali sono state le più importanti prese di posizione sul tema di quest’anno.
Oms: la carne processata e quella rossa finiscono nella lista dei cancerogeni e nei probabili cancerogeni
Qui trovi l’articolo completo: https://www.vegolosi.it/news/oms-carne-rossa-probabilmente-cancerogena/
FAO: “Dobbiamo pensare alle priorità: diminuiamo il consumo di carne”
Le previsioni sull’aumento della popolazione del 35% entro il 2050, pone adesso la necessità di rivedere completamente le nostre abitudini alimentari poiché le calorie della carne sono “di valore minore” rispetto a quelle che derivano dai prodotti agricoli. Insomma, meno carne dato che il tasso di conversione è decisamente non vantaggioso per l’uomo (figuriamoci per gli animali, aggiungiamo noi).
Qui trovi l’articolo completo e il video: https://www.vegolosi.it/news/fao-meno-carne-salvare-pianeta-propositi-del-anno-video/
Slowfood: “Ci vergogneremo fra 20 anni di come produciamo la carne oggi”
“È necessario – ha scritto Carlo Petrini, patron di SlowFood in una nota ufficiale– promuovere un modello alimentare differente, è necessario sensibilizzare a un minor consumo di proteine animali. Con lui anche Piero Sardo, Presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità il quale, dopo la notizia dell’arrivo di nuovi fondi da parte dell’Unione Europea agli allevatori, ha dichiarato: “Ci vergogneremo fra 30-40 anni di come stiamo trattando gli animali così come ci siamo vergognati della schiavitù, il tema della produzione della carne è un tema ineludibile. Abbiamo il dovere di alzare la voce – continua Sardo in una nota ufficiale – e chiedere ai nostri leader politici di aiutarci a mangiare meno carne ma di migliore qualità, e di sostenere le iniziative in questa direzione”.
Qui trovi gli articoli completi: https://www.vegolosi.it/news/leuropa-finanzia-gli-allevatori-slowfood-mette-guardia-sistema-dannoso/ e https://www.vegolosi.it/news/coop22-silenzio-slowfood-petrini-meno-carne-loccidente-dia-lesempio/
Umberto Veronesi: “La carne è da eliminare del tutto, ma non è una novità”
Scomparso all’età di 90 anni l’8 novembre del 2016, l’oncologo ed ex politico italiano è sempre stato uno dei più importanti e famosi sostenitori dell’abbandono del consumo di carne. Vegetariano da moltissimi anni, Veronesi aveva ribadito la sua posizione anche negli ultimi mesi in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Ansa: “Il mio consiglio da vegetariano da sempre è di eliminare del tutto il consumo di carne, e questo per motivi etici e filosofici. Detto ciò, lo studio dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sulla cancerosità della carne rossa e trattata non ci coglie di sorpresa”.
Qui trovi l’articolo completo: https://www.vegolosi.it/news/umberto-veronesi-vegetariano-carne-rossa/
Bill Gates: “Il consumo di carne è un circolo vizioso, va fermato”
Il fondatore di Microsoft è stato vegetariano per un anno, un esperimento che non è riuscito, però, a far diventare stile di vita. Questo non toglie che Gates abbia sviluppato riflessioni economico politiche sul tema e sia uno dei maggiori investitori del progetto “Beyond meat” che produce sostituti della carne a base completamente vegetale: “Allevare gli animali – scrive Bill Gates citando Vaclav Simil, autore del best seller (non tradotto in Italia) “Should We Eat Meat? – ha un impatto molto forte sull’ambiente. Gli animali vengono nutriti con molte più calorie di quante non ne assumiamo quando ce ne cibiamo. E nello specifico è problematico il fatto che convertiamo in campi coltivati per nutrire gli animali che non per nutrire gli uomini”. Il ragionamento e la conclusione di Gates, quindi, non hanno nulla a che vedere con l’etica ma con la valutazione pragmatica di un sistema che non può reggere. Altro grave problema è quello legato ai paesi emergenti che associano le migliori condizioni di vita all’aumento del consumo di carne: “Più il mondo diventa ricco più consuma carne – continua il fondatore di Microsoft – e più consuma carne più crea danni irreparabili all’ambiente: come possiamo spezzare questo cerchio?”.
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Arnold Schwarzenegger e James Cameron: “Meno carne è meglio”
Anche se la campagna pubblicitaria con protagonista l’ex Terminator e con come autore James Cameron è stata pensata per la Cina, il messaggio è molto chiaro: l’impatto sul clima della produzione di carne non è più sostenibile, perciò bisogna assolutamente rivedere i nostri stili di consumo. In Cina, infatti, il guaio rischia di diventare sempre più grande, tanto che proprio un anno fa a Tianjin, ha aperto la prima e più grande fabbrica di mucche clonate. Sta di fatto che Schwarzenegger, da sempre emblema della forza fisica, ha dovuto cedere e pare che sia anche diventato vegano. Al di là delle sue scelte personali, il messaggio è forte ed è arrivato lontano.
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