Mangiando meno carne, il mondo potrebbe evitare milioni di morti all’anno entro il 2050. Sono i risultati dello studio diffuso nelle scorse in base ad una ricerca pubblicata nel Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America. “Ciò che mangiamo influenza la nostra salute personale e l’ambiente circostante“: questo è l’assunto di partenza di Marco Springmann, promotore dello studio sul risparmio economico e sui miglioramenti in termini di salute e di tutela dell’ambiente fornendo dati specifici.
Un aspetto importante della ricerca è che l’analisi prende in considerazione tutti i Paesi del mondo individuando quelli in cui si avrebbero i maggiori benefici: meno carne rossa avrebbe i maggiori effetti nell’Asia orientale e nella parte ovest del Sud America, più frutta e verdura taglierebbe la maggior percentuale di morti nell’Asia meridionale e nell’Africa sub-sahariana, mentre il consumo di minor calorie – con conseguente minor obesità – avrebbe benefici più alti nell’area del Mediterraneo orientale, nell’America del Sud e in tutte le nazioni occidentali.
“Non ci aspettiamo che tutti diventino vegani – chiosa Springmann – ma adottare scelte più salutari per noi e più sostenibili per l’ambiente può essere un grande step nella giusta direzione“.
Yuri Benaglio