McPlant, un nuovo burger completamente a base vegetale, arriverà sui menù di Mc Donald’s a partire dal 2021. Lo ha annunciato Ian Borden, Presidente del settore del mercato internazionale della compagnia di fast food americana, durante una riunione con gli investitori tenutasi il 9 novembre scorso, presentando il nuovo prodotto che sembra essere il simbolo di una nuova strategia di marketing dell’azienda.
Provaci ancora McPlant
Non è la prima volta che la multinazionale nata nel 1955 sperimenta l’introduzione di prodotti a base vegetale anche in Europa. In Germania, per esempio, l’azienda americana, include nei menù l’Incredible Burger in collaborazione con Nestlè, nel Regno Unito, invece, offre i Veggie Dippers e l’opzione vegana anche nell’happy meal dedicato ai bambini, e in Norvegia ha presentato il Veggie McSpice. Uno degli esperimenti più recenti ha portato sui menù di 28 locali in Ontario (Canada), dei burger a base vegetale creati in collaborazione con l’azienda Beyond Meat, specializzata in prodotti vegetali che richiamano gusto e consistenza di quelli a base di carne. L’annuncio sull’inizio del precedente esperimento, a settembre 2019, fu largamente pubblicizzato da McDonald’s, che interruppe, però, il test ad aprile 2020, non rilasciando dichiarazioni ufficiali sui risultati e rimuovendo le informazioni sul burger dal suo stesso sito.
McPlant, che cosa sarà?
In seguito alla presentazione del nuovo McPlant, un portavoce di Beyond Meat ha dichiarato che parte della base del burger è stata creata in collaborazione tra le due aziende. Tuttavia, durante la presentazione agli investitori del progetto, lo stesso Ian Borden non ha specificato chi saranno i fornitori della base del burger vegetale e, dall’altro lato, Mc Donald’s non ha rilasciato commenti in merito alle dichiarazioni di Beyond Meat. Borden si è limitato ad annunciare ai finanziatori che il burger sarà un prodotto creato esclusivamente per Mc Donald’s e che potrebbe diventare la base di un intero menù vegano. Tuttavia, non è stato annunciato né il prezzo del panino, né i suoi ingredienti.
Per Beyond Meat questo parziale annuncio ha però significato un grosso guaio in Borsa: il titolo dell’azienda ha perso il 22% (il calo maggiore dall’inizio della sua quotazione sul mercato) a causa di una forte diminuzione delle vendite dovuta allo scorso lockdown che ha rallentato le vendite dei burger in ristoranti e punti vendita; inoltre l’annuncio di una collaborazione con il fast food americano, secondo il sito Finanza Online, ha lasciato perplessi i finanziatori.
Si sa però che questo nuovo prodotto e il suo lancio commerciale faranno parte della nuova strategia di crescita della compagnia denominata “Accelerating the Arches”, che riprende il simbolo dell’azienda stessa, gli archi (arches), e che mira a far evolvere tutti gli aspetti dell’attività di McDonald’s su scala globale, puntando tutto su competitività e innovazione. Lo stesso amministratore delegato dell’azienda, Chris Kempczinski, afferma che questa nuova strategia mira a sfruttare i vantaggi competitivi di Mc Donald’s investendo nell’innovazione, per essere in grado di continuare a offrire un’esperienza “veloce e facile” ai propri clienti. Tuttavia non è ancora noto quali saranno i mercati selezionati dall’azienda per il test del prodotto.
La strategia di rinnovamento di Mc Donald’s riguarderà anche il packaging dei suoi prodotti, per il quale l’azienda si impegnerà a utilizzare risorse 100% rinnovabili, riciclate e certificate entro il 2025.
Burger King arriva prima al “verde”
Tuttavia, Mc Donald’s non è stato il primo colosso del fast food a spingersi sul mercato dei burger a base vegetale. Burger King, il maggior competitor dell’azienda, già nel 2019 inserì nei menù dei suoi locali statunitensi, la versione senza carne di uno dei suoi prodotti più famosi, il Whopper. Si trattava di un prodotto sviluppato in collaborazione con la Impossible Food, azienda californiana, e ideato per avere la stessa consistenza e sapore di un hamburger di carne. Anche in Italia il panino senza carne arrivò sui banconi di Burger King nello stesso anno, ma il partner commerciale fu la “The Vegetarian Butchers” targata Nestlé: al momento, il panino non è più presente in nessun menu.
Questo prodotto, però, non fu esente da critiche, soprattutto per l’assenza di ingredienti biologici. Il panino di Burger King, inoltre, viene realizzato con soia processata industriale e presenta un alto contenuto di grassi saturi, sale e lievito geneticamente modificato.
Altra notizia che suscitò non poche critiche fu il fatto che il Whopper venisse in realtà cotto sullo stesso grill dei burger di carne e Burger King dichiarò, che avrebbe continuato ad aggiungere la maionese tradizionale al prodotto. “Un’opportunità mancata” affermò Sam Calvert della Vegan Society. Mentre la direttrice del marketing di Burger King, Katie Evans, affermò che si trattasse in realtà di un prodotto per flexitariani, confermando, tuttavia, che il burger di fagioli vegetariano e l’opzione vegetariana per bambini venissero cotti separatamente.
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