Massimo Brunaccioni è il nuovo campione del mondo di Natural bodybuilding. L’atleta e coach vegano italiano si è aggiudicato l’importante titolo due giorni fa, a New York, dove ha sbaragliato la concorrenza degli altri sportivi internazionali conquistando il primo posto nella categoria “Men’s Physique”. Un titolo che arriva a un anno esatto di distanza da quando a laurearsi campionessa mondiale di Natural bodybuilding fu la mogli di Brunaccioni, Eleonora Ambroggi. “Un sogno che si realizza. Un enorme soddisfazione personale – ha commentato l’atleta al rientro dagli States condividendo sui social la gioia per il traguardo raggiunto – ma anche una vittoria che rappresenta un altro mattone posato per la costruzione di un mondo migliore dove possa finalmente siglarsi la pace tra gli uomini e gli animali, a partire da un’alimentazione sana che rispetti tutte le creature e il Pianeta. Sono fiero e onorato – ha detto Brunaccioni – di essere stato l’artefice di questo ulteriore passo”.
Una scelta etica
Classe 1985, originario di Cattolica, vegano dal 2012, Brunaccioni è uno degli sportivi italiani vegani più famosi, anche per il suo impegno come vegan coach e preparatore atletico. Quanto alla base della sua pratica sportiva fortemente basata sulla scelta vegan ci siano motivazioni di carattere etico Brunaccioni lo ha raccontato in più occasioni, molto prima di salire sul prestigioso palco di New York qualche giorno fa. “La scelta vegana etica – racconta sul suo sito – rappresenta il più grande atto di rispetto che una persona possa compiere verso il mondo animale, verso tutte quelle creature senzienti, capaci di gioire e di soffrire, e proprio per queste ragioni , meritevoli di vivere, come noi, una vita lunga e felice”.
E’ così che la passione per lo sport, praticato sin da ragazzino, ha incontrato l’alimentazione vegan trasformando Brunaccioni in un’icona del mondo vegan proprio per gli importanti traguardi sportivi raggiunti a livello internazionale. Passione e impegno condiviso con la moglie Eleonora, campionessa mondiale di Natural bodybuilding 2018, anche lei vegana. “Due atleti vegani hanno trionfato ai massimi livelli in una disciplina in cui si è sempre pensato che senza alimenti animali fosse impossibile competere – ha scritto ancora Brunaccioni commentando la vittoria di New York -. Tutti coloro che hanno deciso di smettere di cibarsi di animali possono, da oggi, farlo con ancora più serenità e sicurezza e con la certezza che il loro percorso di pace e non violenza sia veramente possibile e auspicabile, per la salute propria, degli animali e dell’umanità tutta“.
Il Natural bodybuilding
Sportivo da sempre, ex centometrista e calciatore prefessionista, Brunaccioni si è avvicinato al bodybuilding nel 2017. E non è un caso che abbia scelto, come disciplina, proprio il “natural bodybuilding”. Ovvero, quel tipo di pratica che esclude il ricorso a qualsiasi tipo di farmaco o sostanza che possa influire sulla prestazione atletica (al punto che prima delle gare gli atleti vengono sottoposti al test del poligrafo, una sorta di macchina della verità davanti alla quale devono dimostrare di non aver assunto alcuna sostanza) e che si basa proprio sulla valorizzazione dello sport associato a uno stile di vita e di alimentazione il più possibile sano.