Arriveranno sul mercato nei prossimi mesi ma intanto le salsicce vegane marchiare Oscar Mayer, storico marchio americano sotto l’egida di Kraft, hanno già fatto parlare di sé. I punti di interesse, infatti, sono due. Da una parte la NotCo, la startup cilena che li realizzerà e che è stata accalappiata dalla stessa Kraft, è stata in parte finanziata dal patron di Amazon, Jeff Bezos. Dall’altra parte, Oscar Mayer è uno dei marchi storici della carne processata negli USA e una sua costola vegetale genera chiaramente scalpore.
Secondo Kraft uno dei punti principali del nuovo prodotto sarà quello di replicare gusto e consistenza delle salsicce originali ma con solo prodotti di origine vegetale: una sfida che loro si sentono pronti a vincere in base all’esperienza decennale sul campo. “Sappiamo che le persone sono alla ricerca di opzioni di carne a base vegetale da parte di marchi che conoscono e di cui si fidano”, ha dichiarato Lucho Lopez-May, CEO di Kraft Heinz Not Company. Ancora non si sa molto dei prodotti se non che, chiaramente, saranno di stanza solo negli Stati Uniti e che arriveranno sugli scaffali nei prossimi mesi.
Un segnale incoraggiante dal punto di vista del movimento vegan? Questo è davvero difficile da dire: la presenza di “costole” vegan di grandi marchi segnala senza dubbio la presenza di un mercato al quale dare risposte, ma non ha molto a che vedere con la comprensione del messaggio antispecista vegan e i suoi obiettivi. Molti parlano anche di “normalizzazione” del vegan, ossia un futuro nel quale l’alimentazione vegana, o meglio i prodotti e le offerte in supermercati e ristoranti, saranno presenti come semplici (e risicate) opzioni, come quelle per bambini, celiaci o intolleranti al lattosio.
Il problema principale resta far comprendere un messaggio, ossia che vegan non è “plant based” e che mangiare 100% vegetale è solo una delle componenti (anche se molto importante) di una filosofia di vita che ha lo scopo di sottrarre gli animali da inutili e terribili sofferenze. Fino a che le lobby zootecniche spingeranno sulla politica e sulla cultura, sarà difficile riuscire a raccontare che cosa sia davvero il vegan, al di là di qualche nuovo prodotto godurioso sugli scaffali.
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