Sono passati 4 anni da quando Animal Equality ha mostrato al mondo le immagini video dell’allevamento di suini di El Escobar, in Murcia, una regione della Spagna. “Le più crudeli e terribili che fra quelle mai viste da Animal Equality” le ha definite Javier Moreno, co-fondatore dell’organizzazione votata alla difesa dei diritti animali. Oggi, 27 Settembre 2016, il giudice ha condannato al massimo della pena i tre lavoratori (1 anno di reclusione e 3 anni di interdizione del servizio), che ai tempi furono solamente sospesi per un mese per poi ottenere un reintegro immediato. Ora il timore è che la pena venga condonata poiché i lavoratori sono incensurati: i tre, insomma, potrebbero non fare un solo giorno di carcere e l’interdizione dalla carica potrebbe durare davvero molto poco.
Il video, girato da un dipendente dell’allevamento (le immagini sono molto forti) e consegnato sempre da lui ad Animal Equality, mostra tre allevatori intenti a massacrare con una spranga delle scrofe in attesa del loro piccoli. Da alcune di loro, ancora agonizzanti, i piccoli vengono estratti vivi. Questo, dalle spiegazioni date dallo stesso dipendente alle telecamere dell’organizzazione, era la prassi per gli animali che non potevano più camminare o che non erano più produttivi. Alcune di loro venivano uccise con una spada conficcata direttamente nel cuore. Il lavoratore ha dichiarato: “Ho dovuto raccontarlo, ho sentito il dovere di farlo per fare in modo che questi animali ottengano maggior protezione”. Ora Animal Equality lancia l’appello a continuare a firmare la petizione contro i lavoratori dell’allevamento nella Murcia, per fare in modo, cioè che questa sentenza sia un esempio, un vero precedente che lanci il chiaro messaggio che il maltrattamento animale non può passare sotto silenzio e viene punito, duramente.