Non è la prima volta che Vodafone, una delle più note compagnie telefoniche del mondo, decide di lanciare un messaggio forte e di massa verso una scelta antispecista, e vegatariana o vegana. Ed ecco allora che dopo la maialina “Piggy Sue”, arriva Terry il tacchino.
Lo spot Vodafon lanciato nei paesi anglosassoni narra, in un minuto, una tipica storia natalizia a lieto fine. Terry, acquistato dalla famiglia in estate per poterlo far crescere ben paffuto e sostanzioso per la grande cena di Natale, inizia la sua vita in famiglia. Aspetta i bambini al cancello di casa quando tornano da scuola, passeggia per casa con le sue belle piume bianche, va sullo skateboard,e gioca con i più piccoli; nel frattempo la sua stazza aumenta e il forno appare sempre più vicino. Ma il colpo di scena arriva presto: quando il papà lo prende in braccio e lo porta nel capanno dietro casa, con grandi saluti della famiglia e i più piccoli in lacrime, ecco che la scena successiva ci mostra Terry seduto a tavola, a capotavola per l’esattezza, mentre tutti gustano un favoloso arrosto vegan a base di arachidi. Sorrisi, un sospiro di sollievo e un messaggio forte “Rimanete più vicini a chi amate” e, si, si può amare anche un tacchino. E no, difficilmente questo spot verrà trasmesso in Italia. Il perché rimane un mistero, o forse no.
La cosa che impressiona e stupisce è il passo decisivo di una comunicazione di massa che va sempre più verso la volontà di mostrare il possibile lato antispecista della nostra cultura: ci sono le alternative, le tradizioni di cambiano e portano benefici per tutti. Con certezza, iniziative pubblicitarie e di massa come queste possono avere un impatto davvero importante sull’avvio di una riflessione che parte guardando i nostri piatti. Buona vita Terry e speriamo che dopo lo spot tu non abbia fatto una brutta fine.