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“Leggere gli alberi”, ce lo insegna lo Sherlock Holmes della natura

Tristan Gooley è un esploratore e, verrebbe da dire “di conseguenza”, uno scrittore. Sono anni che studia ed esplora il mondo naturale per imparare a leggerlo, per farsi guidare ma anche per prevedere quello che succederà alla natura e a noi. Nonostante il suo cappello preferito ricordi molto quello di Indiana Jones i  media britannici lo hanno soprannominato “lo Sherlock Holmes” della natura e sfogliando il suo libro, il primo tradotto in italiano, “Leggere gli alberi” è facile capire il perché.

Cosa dicono gli alberi

Gooley mette in chiaro subito che il suo non è un libro per imparare nomi e specie degli alberi: “I loro nomi sono molto meno importanti di quanto si possa immaginare” spiega, perché quello che dovremmo imparare è piuttosto guardarli con attenzione per individuare forme, tracce, segnali che ci raccontano moltissime cose: “L’arte di leggere gli alberi consiste nell’imparare a riconoscere forme e strutture e a capirne il significato. Non si tratta di individuare la specie. […] Un albero, anche se non conosciamo il suo nome, ci indica con le sue radici la strada per uscire dal bosco“. Oppure, scopriamo leggendo, un albero può dirci quanto è vicina una fonte d’acqua grazie alla linea centrale delle foglie più o meno netta e di colore chiaro. E così possiamo anche capire l’esposizione al vento, ma anche se stiamo andando verso nord o verso sud.

Osservare con lentezza

Serve prendersi il tempo per osservare con attenzione, e qui il paragone con Sherlock torna in tutta la sua precisione: “Lei vede ma non osserva” spiegava l’investigatore di Baker Street al suo amico e biografo John Watson, sottolineando la profonda differenza fra i due approcci; anche il giornalista Isaia Invernizzi nella prefazione al volume, lo ricorda: gli alberi, il mondo vegetale, cambiamo e agiscono in modo lento, a volte lentissimo, ma inesorabile e, spesso, ci accorgiamo di quel mutamento magari quando davvero è troppo tardi. Un approccio che conosciamo bene anche per quanto riguarda le questioni ambientali e climatiche: è solo nell’emergenza, nell’evidenza che non si può ignorare, che improvvisamente vediamo e agiamo per poi lasciare che le cose tornino ad essere le stesse di sempre. Gooley è serafico e filosofico in questo: “Un pizzico di inattività fa bene al cervello”, ed è rallentando che scopriamo di saper osservare.

Il libro “Leggere gli alberi” è una guida pratica che insegna con uno stile accessibile e scorrevole a guardare e capire meglio cosa raccontano gli alberi ma è anche una riflessione sul tempo, sulla contemporaneità e sulla nostra “cecità” naturale, sul nostro esserci allontanati sempre di più dalle radici, nel vero senso della parola.

Tristan Gooley
Leggere gli alberi
Iperborea
Euro 20,00
eBook disponibile


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