Aggiornamento del 26-11-2019
Il koala salvato dalle fiamme da Toni Doherty e la cui storia aveva fatto il giro del mondo, è stato addormentato per sempre dai medici dell’ospedale veterinario di Port Macquarie, nella zona est dell’Australia. I sanitari sulla pagina Facebook della clinica hanno spiegato che le condizioni dell’animale erano peggiorate e che le sue ferite non sarebbero guarite, impedendo all’animale di riprendersi ed essere inviato in una struttura di riabilitazione. “La finalità del nostro ospedale è garantire il benessere agli animali, ed è per questo che abbiamo preso questa decisione” hanno chiosato i veterinari.
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“La cosa peggiore è stato sentirlo urlare dal dolore, non potevo lasciarlo lì, non avevo mai pensato che potessero piangere”. Con queste parole Toni Doherty, la donna che ha salvato un koala, Louis, entrando in un’area boschiva a Port Macquarie, nella zona est dell’Australia, ha spiegato il suo gesto coraggioso in un’intervista rilasciata a 9 news, la tv nazionale australiana.
La donna qualche giorno fa vedendo il koala confuso a causa del fumo, entrare di nuovo nel bosco mentre lì divampava un incendio, ha deciso di soccorrerlo rischiando a sua volta la vita, prendendolo in braccio e gettandogli immediatamente dell’acqua sulle parti del corpo che si stavano ustionando. Il koala è poi stato avvolto in una coperta, terrorizzato e pieno di ferite, e portato immediatamente all’ospedale veterinario specializzato proprio nella cura di questa specie per essere medicato. Oggi Toni Doherty è andata a trovare il suo nuovo amico che, pieno di fasciature e con qualche bruciatura sul naso, si stava riprendendo mangiando foglie di eucalipto.
Una delle veterinarie che ha accudito Louis ha spiegato alla giornalista della tv australiana: “Questa donna è una leggenda, non ci sono altre parole per descriverla” e l’ha abbracciata davanti alla telecamere per ringraziarla del suo gesto. La salvatrice del koala ha spiegato: “E’ stato un istinto naturale, non ho potuto fare diversamente”. Il koala ha riportato gravi ferite e non potrà tornare in natura ma sarà affidato ad un programma di recupero e poi inviato in un’oasi protetta dedicata a questi animali.
Nel frattempo gli incendi in Australia continuano con intensità sempre crescente. Sono ormai centinaia gli animali morti fra le fiamme, fra i quali 350 koala uccisi dagli incendi sviluppatisi in una riserva naturale la scorsa settimana. Quattro le vittime umane e 100 mila le case a rischio per quella che viene definita la peggiore crisi mai affrontata da questo continente. Le cause: la prima, secondo i giornali locali, è l’estate torrida che sta arrivando a sfiorare temperature sopra i 45 gradi e il vento che provoca la diffusione velocissima di più di 80 focolai già rilevati. Le immagini dell’Opera House di Sydney, offuscata dal fumo degli incendi, sta facendo il giro del mondo, insieme a quella di Louis, simbolo di una natura che grida la sua disperazione di fronte alle catastrofi ambientali.