Vegolosi

Kellogg’s abbandona gli esperimenti sugli animali: è merito di PETA

Dopo 65 anni, Kellogg’s dice addio agli esperimenti letali sugli animali per i suoi prodotti o ingredienti alimentari: la multinazionale, leader mondiale nella produzione di cereali, ha infatti raggiunto un accordo con PETA Stati Uniti dopo 11 anni di trattative, a partire da gennaio 2019 proibendo su tutta la loro filiera produttiva l’esecuzione, il finanziamento, il sostegno e la giustificazione dei test su animali (per lo più ratti e criceti) quando non esplicitamente richiesto dalla legge.

Era dal 2007 che l’associazione animalista esortava il colosso dei prodotti per la colazione a cambiare la propria politica globale e, dopo un primo ridimensionamento che ha portato negli anni la società a ridurre al minimo la quantità e la portata degli esperimenti condotti, è arrivata l’ispezione di tutti i laboratori utilizzati per gli esperimenti e la conseguente abolizione di tutti i test. “L’industria alimentare globale sta riconoscendo che nessuna rivendicazione di marketing può giustificare l’alimentazione forzata, l’avvelenamento, il soffocamento e l’uccisione di ratti sensibili in test crudeli e mortali – ha dichiarato Shalin Gala, vicepresidente di PETA Stati Uniti – Kellogg Company non è più un assassino di animali, e la PETA applaude la decisione dell’azienda di adottare metodi superiori di ricerca, senza l’uso di animali”.

I numeri degli esperimenti

Secondo PETA Stati Uniti parliamo di 1.213 ratti e 60 criceti sottoposti a esperimenti mortali (condotti direttamente o finanziati dalla società) solo tra il 1995 e il 2016, ma i primi test condotti da Kellogg’s  risalgono almeno al 1954. Animali sottoposti ad alimentazione forzata dopo periodi più o meno lunghi di digiuno, rimozione dell’intestino tenue, somministrazione di agenti cancerogeni che inducessero negli animali tumori del colon, morte per soffocamento e dissezione: sono solo alcuni dei test condotti da e per conto di Kellogg’s, senza che però fossero richiesti dalla legge, con lo scopo di comprovare la commercializzazione dei prodotti, secondo quanto affermato da PETA. Quest’ultima, inoltre, sottolinea come alcuni esperimenti su ingredienti alimentari comuni – senza, quindi, nessun pericolo per la loro tossicità – possano essere condotti sugli umani in maniera sicura.

Kellogg’s si unisce così ad altre multinazionali (tra le quali, per esempio, Barilla, Lipton e Coca Cola Company) che hanno collaborato con PETA per abolire la sperimentazione sugli animali. Una svolta etica che si accompagna anche a una scelta di tipo commerciale: qualche tempo fa, infatti, Kellogg’s ha lanciato in Inghilterra i suoi primi cereali 100% vegani, con una mossa che è sembrata quasi un “ritorno alle origini”. I fondatori dell’azienda, infatti, erano due fratelli americani entrambi vegetariani convinti, che lavorarono insieme in una casa di cura per cambiare radicalmente le abitudini alimentari dei pazienti e dire addio a carne, uova e grassi.