Per la prima volta in una delle trasmissioni più seguite ed amate del palinsesto parabolico, approda la “temuta” cucina vegetariana. Certo, non è il “classico” MasterChef, quello con i “grandi”, ma quello per i più piccoli. Dietro al bancone dei giudici insieme a mamma Lidia Bastianich, Alessandro Borghese e Bruno Barbieri, però, compare lui, Pietro Leemann, uno dei pochi punti di riferimento delle cucina “famosa” da citare quando sorgono le classiche domande “Ma dove vai a mangiare? Chi vuoi che cucini vegetariano o vegano?”. Taac, Leemann, fregato. Lo stupore della piccola davanti alla sfida di cucina vegetariana con i broccoli che “puzzano quando li cucino”, viene accolta con una faccia che incrocia stupore, sgomento e un po’ di risata isterica. Insomma, la cucina vegetariana è una vera sfida.
E’ un segnale? In Italia, nonostante il 7% di erbivori conclamati, la cucina “esclusivamente vegetariana” è ancora vista dal grande pubblico come una stranezza, una sorta di esotismo? O forse la si può, per una volta, leggere anche in chiave positiva (proviamo). Il grande pubblico di MasterChef ascolta e vede Leemann che come piatti di ispirazione per la piccola Alissa propone tofu, panzanella con broccolo crudo e ravioli aperti agli spinaci, si parla di come far mangiare le verdure ai bimbi, ci si sfida su un terreno nuovo ma non per questo meno quotato (insomma… lì c’è Leemann, mica niente).
Rimarrà, però, sempre questa foto, la cattura di una reazione sincera (come solo quelle dei bimbi possono essere) davanti “all’ignoto”: la cucina vegetariana. Tutto ovviamente con il sorriso, perchè stiamo pur sempre parlando di cucina, di cibo e questo è sempre bene ricordarlo.
Federica Giordani
Foto: tratta dalla trasmissione “Junior MasterChef Italia”