Vegolosi

Un orango in giro per le strade di Londra, cerca casa – Video

Bloccata per motivi politici la diffusione televisiva dello spot-cartone animato contro l’olio di palma, la catena di supermercati inglesi Iceland ha deciso di continuare comunque la propria battaglia contro questo ingrediente. Ha portato infatti per le strade di Londra un orangutan meccanico e ultra realistico progettato da un team di esperti in animazioni ed effetti speciali. Controllato da lontano tramite una sorta di joystick, l’animale sarà apparentemente alla ricerca di una nuova casa: i passanti si imbatteranno in una scimmia infelice e sperduta che vaga per la città, come emblema di tutti gli oranghi che quotidianamente vengono privati del loro ambiente naturale.

“L’habitat di questi animali viene devastato per fare spazio alle coltivazioni di questo prodotto; se qualcuno non farà qualcosa al più presto, gli animali a noi più vicini verranno completamente spazzati via” spiega Richard Walker, amministratore delegato di Iceland Foods. L’obiettivo rimane dunque quello di attirare l’attenzione dei passanti e invitarli a riflettere sul consumo di prodotti contenenti questo olio.

Le reazioni dei passanti

A giudicare dalle reazioni dei passanti, la scelta del supermercato ha fatto centro: “Penso che sia fantastico – dichiara una donna – Mi sono dovuta fermare per accertarmi che non fosse un vero orangutan. Mi sono fermata, ho dato un’occhiata e ho letto i cartelli, e adesso conosco la questione legata al consumo di olio di palma. È davvero un’ottima idea”.

Nel frattempo, la controversia legata alla diffusione dello spot in tv ha attirato l’attenzione di alcuni personaggi famosi tra cui James Corden, Anna Friel e Paloma Faith, che sono scesi in campo per chiederne la messa in onda. Anche il parlamentare britannico Michael Gove ha pubblicato un post su Twitter per lodare l’iniziativa, dichiarandola “necessaria e coraggiosa“. Nonostante il divieto di trasmissione in tv, lo spot ha raggiunto 12 milioni di persone su Facebook, dove le leggi vigenti in materia pubblicitaria non si applicano.