Salvo rare eccezioni, vegetariani e vegani trovano senza difficoltà pane per i loro denti nei ristoranti di tutta Italia. A dimostrarlo è una breve inchiesta realizzata da Vegolosi.it su un campione di 60 locali sparsi sul territorio italiano, da nord a sud.
Il campione di ristoranti su cui abbiamo realizzato la ricerca è stato selezionato in maniera casuale con l’ausilio del portale web di viaggi TripAdvisor.it; sono stati scelti 3 ristoranti per ogni capoluogo italiano, uno per ogni fascia di prezzo: raffinato, medio ed economico. Abbiamo contattato telefonicamente i ristoranti, fingendo la necessità di organizzare una cena per cinque persone tra le quali un vegano e un vegetariano. L’obiettivo era quello di trovare un locale che mettesse a disposizione qualcosa di più del solito piatto di verdure grigliate, dell’insalata mista o della pasta al pomodoro per il cliente vegano.
I risultati dell’inchiesta
Naturalmente i dati raccolti rappresentano solo un campione esemplificativo e non rappresentativo di tutte le realtà presenti sul territorio, ma risultano comunque sufficienti per trarre delle conclusioni di massima. Le risposte, per quanto varie e differenti, hanno dato un responso sempre positivo per il menu vegetariano; per quello vegano, invece, possono essere inserite in cinque categorie:
– il ristorante possiede già un menu vegano;
– il ristorante non possiede un menu vegano, ma i piatti sono realizzabili su richiesta anticipata;
– il ristorante non possiede un menu vegano, ma i piatti sono realizzabili al momento;
– il ristorante non realizza piatti vegani;
– il ristoratore non sa cosa mangi una persona vegana (o, spesso, fa confusione tra vegetariani e vegani).
In base alla tipologia e alla fascia di prezzo
Per quanto possa sembrare strano, la maggior parte dei ristoranti specializzati in menu di carne e pesce – da nord a sud – si sono dimostrati piuttosto disponibili nella realizzazione di piatti vegani, sia su richiesta anticipata che al momento. Quasi tutte le attività categorizzate come “raffinate” su TripAdvisor.it, da nord a sud, si sono mostrate assolutamente disponibili verso il cliente vegano, anche laddove il menu non prevedesse di base opzioni cruelty-free. Diverso, invece, è il discorso per i ristoranti considerati “economici” (per lo più trattorie e osterie): nelle regioni in cui la tradizione locale è fortemente legata al consumo di carne e pesce – per esempio Liguria e Toscana – è stato più difficile trovare una soluzione e spesso i ristoratori si sono dimostrati poco informati su cosa preveda a tavola la scelta vegana. I ristoranti classificati come di “fascia media”, infine, hanno tendenzialmente tutti dimostrato una certa apertura verso la scelta vegana.
In base alla distribuzione sul territorio
Analizzando i dati tenendo in considerazione la variazione diatopica (cioè sul territorio) non sono emerse grandi differenze tra nord, centro e sud, perché la disponibilità di locali che offrano una o più opzioni vegane (presenti o meno nel menu) è praticamente la stessa. Anche prendendo in considerazione le zone più a sud d’Italia (quindi Sicilia e Calabria) si nota una certa apertura verso la scelta vegan: in entrambi i casi, due ristoranti su tre non hanno opposto obiezioni.
In base alla grandezza della città
Il discorso cambia se si mettono a confronto le grandi realtà metropolitane e le città più piccole, indipendentemente dalla loro posizione geografica: a Milano, per esempio, tutti e tre i ristoranti presi in considerazione si sono dimostrati disposti a preparare piatti vegani su richiesta; a Genova, invece, due ristoranti su tre hanno negato la possibilità di accontentare un cliente vegano, se non con verdure al vapore o grigliate. Allo stesso modo, due dei tre ristoranti interpellati a Napoli possiedono un menu vegano dedicato, mentre a Campobasso tre ristoranti su tre si sono detti non abbastanza organizzati o comunque non in grado di cucinare piatti vegani.
Conclusioni
In base a questa breve inchiesta possiamo affermare che mangiare vegano nei ristoranti in Italia è abbastanza facile, soprattutto in locali considerati “raffinati” e di “fascia media”. Anche i locali specializzati nella preparazione di menu a base di pesce e carne si dimostrano aperti verso la clientela vegana, specialmente nelle grandi città. Proprio la dimensione della città e l’afflusso di persone che vi circolano sembrano essere le principali discriminanti in questa inchiesta: le città più piccole, su tutto il territorio, risultano tendenzialmente meno attrezzate (o meno desiderose di esserlo) rispetto alla scelta vegana a tavola.