Si chiama “Climax blu” ed è un prodotto vegano che richiama il formaggio, anzi per l’esattezza, il gorgonzola. È il risultato – uno fra i tanti – degli studi sui potenziali delle piante e del loro impiego per un settore alimentare più sostenibile da parte dell’azienda Climax Foods, che si trova a Berkeley, California. A capo di questa azienda non c’è un vecchio casaro pentito, bensì un astrofisico, Oliver Zahn, che è anche un appassionato di cucina con il pallino di rendere il mondo un posto migliore (e prima ci ha provato fondando Data Science presso Google e lavorando per Impossible Foods).
Il mistero del formaggio scomparso
Questo prodotto vegan è fra i più noti a livello internazionale perché ha conquistato i palati di due stelle della ristorazione: il patron e fondatore del tre stelle Michelin (ormai vegano al 100%) Eleven Madison Park di New York, Daniel Humm e a chef francese Dominique Crenn conosciuta come la prima donna a ricevere tre stelle Michelin negli Stati Uniti. Insomma questo formaggio vegano, piace anche nelle vette della ristorazione. Ecco perché, forse, era arrivato a partecipare ad un concorso piuttosto ambito negli Stati Uniti, il Good Food Award 2024 che ogni anno premia gli alimenti artigianali “gustosi, autentici e prodotti in modo responsabile”. Il problema è che ad un certo punto, pur piazzandosi benissimo anche fra i test alla cieca nella categoria formaggi, il Blu Climax è scomparso dalla lista dei selezionati senza un vero perché.
Troppe pressioni di casari?
Ad interessarsene è stato il Washingthon Post che ha cercato di chiedere ai responsabili del premio che cosa fosse successo e perché il formaggio vegano fosse sparito dalla lista dei più apprezzati, senza però ottenere una versa risposta. Secondo il CEO di Climax Food, Oliver Zahn, nel Gennaio del 2024, gli organizzatori del premio lo avevano persino informato che non solo il suo formaggio aveva colpito tutti ma che, con molta probabilità avrebbe vinto. E invece, sempre secondo Zahn, il suo prodotto sarebbe stato escluso per un motivo chiaro: le pressioni degli altri concorrenti che non avrebbero ritenuto “leale” la presenza di un prodotto che gareggiava con i formaggi pur non essendolo, per definizione e per metodi di produzione utilizzati.
Purtroppo, al momento, questo piccolo tesoro vegan non è reperibile in Italia e al dettaglio, ma solo in alcuni selezionati locali americani, ma chissà che un giorno non approdi anche qui da noi.