La famiglia del bambino di 4 anni precipitato nella gabbia del gorilla Harambe nello zoo di Cincinnati lo scorso weekend è al centro di un’indagine della polizia locale, come ha riportato la CNN.
“L’investigazione riguarda solo il comportamento dei familiari che hanno indotto l’incidente e non la conseguente operazione di salvataggio messa in atto dalla Sicurezza dello zoo di Cincinnati” ha specificato la polizia. Se dalle indagini emergerà un effettivo comportamento di negligenza da parte dei genitori il caso passerà al vaglio del pubblico ministero della contea di Hamilton, Ohio.
Ricordiamo che in seguito alla caduta rovinosa del bambino, il gorilla che lo aveva afferrato e trascinato era stato abbattuto dopo 10 minuti dai responsabili del parco, generando sdegno e indignazione in tutto il mondo. Proteste ancor più giustificate dal momento che le autorità hanno stabilito che la madre era con il piccolo nel momento in cui quest’ultimo è scivolato oltre il recinto ed è caduto nel fossato. La madre intanto sceglie Facebook per difendersi dalla pioggia di accuse di negligenza affermando che “gli incidenti succedono” e ringrazia Dio e le persone che sono intervenute per salvare il figlio che, spiega, non ha niente di rotto e sta bene.
La petizione online “Giustizia per Harambe” ha raccolto più di 100.000 firme in meno di 24 ore: “Questo splendido gorilla ha perso la vita perché i genitori del bambino non lo hanno controllato come dovevano” si legge nella petizione. Una testimone, intervistata dalla CNN (nella foto) difende la scelta del parco perché, dice, la folla urlante e isterica ha agitato e innervosito l’animale mettendo il bambino in maggiore pericolo quando inizialmente Harambe sembrava tranquillo e protettivo verso di lui.
Harambe era nato in cattività in Texas nel 1999 e trasferito a Cincinnati nel 2014, dove si sperava potesse partecipare a un programma di ripopolamento, trattandosi, la sua, di una specie a rischio. Lo zoo ha annunciato che effettuerà una necroscopia sul suo corpo e uno dei medici ricercatori preleverà un campione del suo codice genetico per il congelamento.
Serena Porchera