Se è vero che il futuro del nostro pianeta (e dei suoi abitanti) è nelle mani di ognuno di noi, è altrettanto vero che sono i giovani e giovanissimi adulti del domani a rappresentare la più grande speranza verso il cambiamento. Ce lo dimostrano alcuni attivisti per gli animali e per l’ambiente, diventati famosi nel mondo per aver abbracciato tematiche così importanti, motivati dal desiderio di ispirare gli altri a fare subito qualcosa di concreto per salvare l’unico pianeta che abbiamo.
Boyan Slat e la lotta contro la plastica negli oceani
Questo ragazzo olandese aveva solo 18 anni quando, nel 2013, decise di iniziare la propria battaglia personale contro la plastica in mare: con tanta determinazione, un po’ di fortuna e una dose incredibile di coraggio ha dato avvio al più grande programma ambientalista del mondo, raccogliendo i fondi necessari per avviare il progetto “The Ocean CleanUp“. L’obiettivo? Ripulire l’Oceano Pacifico (e soprattutto il Great Pacific Garbage Patch, un enorme accumulo di detriti plastici noto anche come “isola di plastica”) attraverso l‘installazione di un impianto costituito da una sorta di enorme barriera lunga circa 2 chilometri, in grado di raccogliere i rifiuti plastici abbandonati in acqua sfruttando il moto delle correnti oceaniche. Questa enorme barriera raccoglierà la plastica dispersa che, periodicamente, verrà recuperata da navi apposite e riportata a terra, dove potrà essere riciclata. Oggi Boyan ha 21 anni, è un imprenditore, e lo scorso 8 settembre ha visto la sua idea diventare realtà: un avvenimento storico nell’ambito della salvaguardia ambientale immortalato in diretta e reso virale anche attraverso un video pubblicato poi su YouTube.
Genesis Butler: attivista vegana appassionata e felice
Ha solo 11 anni, ma ha coraggio, determinazione ed empatia da vendere: lei è Genesis Butler, una ragazzina che lotta per i diritti animali e contro il cambiamento climatico da quando aveva 5 anni, nel momento in cui decise di diventare prima vegetariana e poi vegana. Convinta sostenitrice della propria scelta (nella quale ha coinvolto anche tutta la sua famiglia), Genesis è molto nota sul web grazie alla sua pagina Facebook “A vegan child’s journey” nella quale, insieme ai genitori, pubblica foto e video di sé, per dimostrare agli altri come i bambini vegani siano felici e in salute. A questo si aggiunge che si tratta di una delle persone più giovani ad aver mai tenuto un discorso – sui cambiamenti climatici e sull’importanza di cambiare la propria alimentazione per fermarli – per per TEDx, programma di conferenze che si occupa di diffondere idee innovative a livello internazionale. Di recente Genesis ha fatto parlare di sé anche per aver inviato una lettera a Papa Francesco chiedendogli di scegliere una Quaresima vegaan per quest’anno e offrendogli in cambio un milione di dollari da devolvere in beneficenza. Un appello al quale il Pontefice ha risposto inviando una benedizione alla ragazzina, ma che dimostra la determinazione di Genesis, la quale ha vinto anche numerosi riconoscimenti internazionali per il suo attivismo.
Greta Thunberg: lotta per il clima e veganismo
Questa 16enne svedese con le trecce bionde è stata in grado di smuovere le coscienze di migliaia e migliaia di persone nel mondo e di portarle nelle piazze a manifestare contro i cambiamenti climatici. Lei, con i suoi venerdì di “sciopero per il clima” durante i quali salta la scuola e si reca davanti al Parlamento svedese, con un cartello tra le mani che recita “Skolstrejk för klimatet“, ovvero “sciopero scolastico per il clima”. Ma non basta: Greta ha usato i social network per far conoscere le proprie idee a livello globale, lanciando l’hashtag #fridayforfuture e invitando le persone di tutto il mondo a seguirla in questa protesta pacifica settimanale ma fondamentale per la salvezza del pianeta. E così è stato: tutto il mondo ha parlato e parla ancora di Greta e dell’importanza di agire qui e ora per il clima, ci sono state decine di cortei e Greta è diventata simbolo della nuova generazione alle prese con quella vecchia, incapace di agire per il bene del pianeta. Eppure c’è un punto fondamentale della questione che sembra rimanere in ombra: Greta è vegana, ma quasi nessuno lo dice; lei stessa, durante un discorso per TEDx ha parlato dell’importanza delle nostre scelte alimentari per salvaguardare il pianeta, ma chi la segue sembra dare poco (o nessun) peso alla questione. Un aspetto, invece, che riguarda tutti perché gli allevamenti intensivi inquinano più di auto e moto e sulla quale ognuno di noi, ovunque e subito, può intervenire scegliendo di non mangiare più carne e derivati animali.
Amin Hataman: mai più borse di plastica
Tre anni fa era un 15enne originario delle Filippine, stanco di dover avere a che fare con decine di notizie sul gravissimo inquinamento da plastica che riguarda ormai tutto il mondo. Così Amin ha deciso che fosse il momento di intervenire e dare il proprio contributo alla causa, creando le prime borse realizzate con il cocco. Il materiale utilizzato, in particolare, è la nata de coco, un prodotto gelatinoso ottenuto dalla fermentazione dell’acqua di cocco. “L’ho scelto – ha affermato Amin – perché essendo ricca di cellulosa sostituisce perfettamente la plastica, ma ovviamente è completamente biodegradabile”. Grazie alla sua idea rivoluzionaria, il giovane studente di Manila è diventato un inventore certificato a livello mondiale avendo ottenuto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Houston all’”International Sustainable World Energy, Engineering and Environment Project” proprio con la sua borsa di cocco. Con lo stesso progetto ha vinto la medaglia d’oro nel 2014 all’International Young Inventors Olympiad in Georgia.
Ken Amante: l’angelo degli animali bisognosi
La sua storia inizia nel 2014 quando Ken, che all’epoca aveva solo 8 anni, decise di dedicare molto del proprio tempo e delle proprie energie agli animali in difficoltà – che nelle Filippine, il luogo in cui è nato e cresciuto, non mancano di certo. Fin da piccolissimo Ken avrebbe voluto aprire un rifugio per ospitarli, ma la sua giovanissima età e la mancanza dei fondi necessari sembravano un ostacolo troppo grande da superare. Almeno fino al giorno in cui alcune fotografie del bambino intento a prendersi cura di tre cuccioli di cane deperiti, malati e sofferenti non hanno fatto il giro del web. Da lì, la svolta: in una vera e propria maratona di solidarietà, decine di migliaia di persone da tutto il mondo hanno deciso di donare denaro a Ken e alla sua famiglia per prendersi cura dei cuccioli, per fornire loro cibo di qualità e cure veterinarie adeguate. In soli due mesi i tre cani della foto sono tornati in forma, ma non solo: il denaro raccolto è così tanto da permettere al piccolo Ken di realizzare il proprio sogno, così che il rifugio per animali è finalmente diventato realtà. Oggi il ragazzino ha dato avvio al progetto Happy Animals Club, dove gli animali – per lo più cani e gatti, ma anche topolini, asini e bovini – vengono accolti, nutriti, curati e dati in adozione a famiglie amorevoli. In più Ken oggi si dedica anche a tramettere le proprie idee ai coetanei, parlando nelle scuole del proprio progetto attraverso seminari e conferenze, e cercando anche di coinvolgerli concretamente nella tutela degli animali meno fortunati.
Aiyana Goodfellow: l’attivista forte e ribelle
Ha 13 anni, è una londinese un po’ ribelle e ha le idee molto chiare rispetto al proprio rapporto con gli animali: non esistono creature “di serie A” e creature “di serie B”, tutti hanno diritto a vivere una vita dignitosa e senza sofferenza. Lo ribadisce quotidianamente sul suo profilo Facebook ma anche scendendo in piazza a manifestare attivamente, a volte in maniera un po’ forte e “aggressiva” mentre urla la sua verità in un megafono ma con tutta la tenacia dei suoi 13 anni. È diventato virale il breve video in cui la ragazzina elenca i 5 motivi per diventare vegani, ma celebri sono anche le sue esortazioni ai compagni attivisti a “non sedersi sugli allori. Possiamo e dobbiamo salvare coloro che hanno ancora una possibilità. Non lasciamo che questo sia tutto, non lasciamo che questo sia il nostro massimo, abbiamo ancora tanto da fare e imparare”.
Felix Finkbeiner pianta milioni di alberi per salvare il pianeta
Oggi è un ragazzo di 21 anni ma nel 2007, quando ha dato il via al suo ambizioso progetto di salvare il pianeta, era solo un bambino: Felix è nato e cresciuto in Germania e ha fondato il progetto “Plant-for-the-planet” con l’obiettivo di piantare un milione di alberi nel proprio paese. Il primo è stato piantato in un vaso sul davanzale di una finestra della scuola, ma da lì Felix ha iniziato a fissarsi una serie di obiettivi da raggiungere nel tempo, anche grazie al sostegno dell’UNEP, che si occupa di cambiamenti climatici. Nel tempo il progetto è cresciuto considerevolmente – tanto che oggi coinvolge oltre 100 mila ragazzini dai 9 ai 12 anni in 193 paesi – con l’obiettivo di piantare 1 trilione di alberi sparsi in ogni parte del mondo. Un obiettivo sicuramente molto ambizioso, ma che permetterebbe di assorbire 10 milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno.
Soulface Apparel: t-shirt in plastica prelevata dagli oceani
Il team di questa start-up americana ha come obiettivo di liberare gli oceani dalla plastica, riutilizzandola per realizzare abiti ma anche borracce e bottiglie “amiche dell’ambiente”. I fondatori dell’azienda sono tre giovani che hanno a cuore il futuro dell’ambiente, ragazzi comuni con obiettivi fuori dal comune: anche se sul sito dell’azienda non sono citati i loro nomi, i loro visi sorridenti e soprattutto quello che sono riusciti a realizzare per la salvaguardia ambientale ci dicono molto su di loro e su quello che riusciranno a fare. Pensiamo che per produrre una sola maglietta, l’azienda impiega oltre 320 bottiglie di plastica prelevate dagli oceani. Oltre a ciò, SoulFace dona il 10% dei propri guadagni ad associazioni che si occupano della salvaguardia degli oceani.
Thomas Ponce e la lotta contro la crudeltà, legge dopo legge
A soli 17 anni è il presidente e fondatore di una importante associazione animalista americana, Lobby for Animals: Thomas è vegano da tempo e fin dall’età di 4 anni lotta per un mondo migliore per gli animali. “Credo nel denunciare la crudeltà contro tutti gli esseri viventi – dichiara – nonché nel denunciare i danni che si stanno arrecando al nostro ambiente. Sono fermamente convinto che sensibilizzare ed educare le persone sia la chiave per vedere un reale cambiamento nel nostro mondo. Esponendo la verità e dando alle persone gli strumenti necessari per parlare, il cambiamento positivo può accadere”. L’associazione, in particolar modo, è attiva affinché sia la legge americana a cambiare, stato per stato, per una tutela reale e concreta degli animali e dell’ambiente.
Vegan Evan: il piccolo eroe degli animali
Evan è diventato famoso grazie a un video nel quale, a soli 5 anni, spiegava l’importanza di diventare vegani per gli animali e l’ambiente. Le sue parole hanno fatto il giro del web e oggi, insieme alla sua famiglia, Evan ha 8 anni ed è un attivista per i diritti degli animali convinto, vegano e parecchio famoso oltreoceano. Sua mamma – attivista vegana di lunga data – ha dato vita anche al sito VeganEvan, nel quale dà risonanza a quello che il piccolo Evan fa per la causa animale. “Facciamo volantini, partecipiamo a marce, manifestazioni, proteste, veglie, cubi della verità e molte altre forme di attivismo. Visitiamo anche santuari e facciamo video in modo che tutti possano vedere che questi animali che chiamano “cibo”, non sono diversi dai cani e dai gatti che abbiamo a casa” dichiara la mamma di Evan sul proprio sito. Ed Evan è un sostenitore convinto di questa scelta, tanto da essere diventato co-presidente insieme alla mamma di Animal Hero Kids, associazione che si occupa di diffondere idee ed educare al rispetto degli animali specialmente tra i più piccoli.