Neanche un mese è passato dalla morte del gorilla Harambe allo zoo di Cincinnati che un altro analogo episodio – che promette di portarsi dietro lo stesso, lungo strascico di proteste e indignazione – si è verificato a Rio, in Brasile. Diverse le circostanze, identica la conclusione: il giaguaro femmina Juma è stata uccisa.
Il fatto
Le reazioni
“Non ci saranno altri incidenti come questo a Rio 2016”, ha assicurato il comitato organizzatore dei Giochi ammettendo “l’errore nel consentire che la torcia, simbolo di pace e unità, fosse esibita con un animale selvaggio incatenato, una immagine che si oppone ai nostri valori”. Ma, stando a quanto riferisce l’ente governativo dello stato dell’Amazonas che controlla l’uso degli animali selvatici (IPAAAM), la presenza di Juma non era stata autorizzata ed era quindi illegale dal momento che non era stata fatta alcuna richiesta per l’utilizzo di Juma durante la cerimonia di passaggio della torcia Olimpica. Per questo motivo l’IPAAAM ha deciso di aprire un’inchiesta per accertare le responsabilità dell’incidente.
Inevitabili sono state le proteste innalzatesi in tutto il mondo. Così ha commentato la PETA sul suo sito:
“Le foto mostrano l’animale spaventato e con un’enorme catena attorno al collo. Quando la cerimonia è finita ha reagito come è nella sua natura cercando di fuggire e pagando questo tentativo con un’esecuzione immediata da parte dei militari. Quando impareremo? Gli animali selvatici tenuti prigionieri, costretti a fare cose innaturali e spesso dolorose per loro, sono bombe a orologeria pronte a esplodere: la prigionia mette la vita di questi animali e degli uomini a rischio. PETA sollecita chiunque si sia indignato per la morte senza senso di questo giaguaro, del gorilla Harambe, o degli innumerevoli altri animali selvatici sfruttati, di aborrire ogni attività che metta in mostra esseri viventi per il divertimento dell’uomo”.
Serena Porchera
Giaguaro ucciso in Brasile, l’etologo: “L’esibizione è già morte”