Il trend della “carne vegana” è in continua espansione e prende sempre più piede anche in Italia: il prossimo prodotto destinato ad arrivare sugli scaffali dei supermercati del nostro paese è il filetto vegano “che sanguina”, realizzato dall’azienda olandese Vivera. Composto all’80% da soia e frumento, questo alimento assomiglia in tutto e per tutto alla carne di manzo sia nell’aspetto, sia nella resa in cottura: merito, questo, del succo di barbabietola che dona a questo filetto vegetale un colore così simile alla carne, ma che fa anche in modo che “sanguini” come la carne di manzo. Anche il sapore, a detta di chi lo ha assaggiato, ricorda incredibilmente quello del manzo grazie al giusto mix di spezie, così come l’odore che si sprigiona una volta che il filetto è sulla griglia.
“Non è per vegetariani o vegani”
“Il filetto vegano – spiega Natasha Linhart, ceo di Atlante, che si occuperà della distribuzione del prodotto in Italia – più che destinato ai vegani, che di certo non vanno alla ricerca di prodotti che ricordano la carne, è stato studiato e realizzato per tutti quei consumatori che vogliono o hanno necessita di ridurre il consumo di carne, senza però dover rinunciare al gusto e al sapore”. Un po’ come la carne coltivata in laboratorio (che però è carne a tutti gli effetti), dunque, questi prodotti vogliono rappresentare un’alternativa valida e concreta al consumo smodato di carne degli ultimi anni, se non per etica, quanto meno per la salvaguardia del pianeta e di chi lo abita.
Filetto vegano in Italia: quando e dove
Dopo aver ottenuto un grande successo nella catena di supermercati Tesco, nel Regno Unito, i filetti Vivera saranno disponibili a partire dal prossimo 24 giugno nella catena di supermercati Sigma, per adesso però solamente in Emilia Romagna e Liguria, per poi raggiungere il resto della penisola e altre insegne entro la fine di quest’anno. Il prezzo, come mostra il volantino della catena di supermercati qua in basso, varia di poco a seconda del prodotto: 3,89 per due filetti classici e 3,59 per la versione alla marinara.
I prodotti Vivera – la cui gamma è comunque molto più ampia e comprende diverse alternative vegane e vegetariane alla carne, tra le quali anche polpette e straccetti vegetali, ma che ricordano il pollo, anch’essi presto in vendita nel nostro paese – sono solo gli ultimi di una nutrita schiera di alternative alla carne disponibili nel nostro paese. Pensiamo per esempio agli hamburger di Beyond Meat, la “carne vegana” di Bill Gates ormai disponibile in diverse catene di ristoranti italiane (noi della redazione lo abbiamo provato e vi diciamo com’è), ma anche agli Incredible Burger di Nestlé, disponibili da Esselunga.
A queste alternative così (volutamente) simili alla carne si aggiunge un’infinità di prodotti “alternativi” di vari marchi che la carne non la ricordano poi così tanto, ma che si propongono comunque di andarla a sostituire in tutto o in parte. Perché – come ha dichiarato anche il Worldwatch Insistitute, organizzazione di ricerca ambientale a livello globale – mangiare carne non è più una scelta personale e ha tutto a che fare con la salvaguardia del nostro pianeta. Il futuro, in un modo o nell’altro, deve essere vegano e lo dimostrano anche le tante innovazioni in campo alimentare che si muovono i questa direzione.