“Si sta consumando una guerra in Cina, contro i cani e io sono stanco di vedere tutto questo sangue e questa disperazione”. Queste sono le parole di Marc Ching, attivista di origini cinesi fondatore, nel 2011, di The Animal Hope and Wellness Foundation, associazione che si batte per la salvaguardia di tutti gli animali abusati. Marc per anni ha rischiato la sua stessa vita per cercare di porre fine al massacro del festival di Yulin, quello tristemente noto in tutto il mondo poiché dedicato al consumo carne di cane.
La morale e il moralismo
Leonardo Caffo, filosofo che spesso tratta tematiche legate alla cultura specista e anti specista, ha fatto le sue considerazioni sul tema del festival di Yulin sulle pagine di Giornalettismo: “Se si difende una vita – spiega in un video – la si deve difendere indipendentemente dalla sua specie, ma la morale va al di là della cultura, non si può fare i moralisti con i cinesi e poi mangiare la porchetta, indigniamoci per tutto, altrimenti si è moralisti e non morali”. Non può che essere condivisa la visione del filosofo: i valori culturali sono quelli che ci permettono di vedere in un cane o in un gatto animali da compagnia e nei maiali, per esempio, solo animali “da reddito”. Nessuna differenza, quindi, quella fra la difesa di una mucca e un cane, in quanto soggetti di vita che devono diventare oggetto della nostra considerazione morale, al di là dei nostri abiti culturali e culinari.