Andiamo in palestra, a correre o facciamo lunghe camminate tenendo in allenamento i muscoli del nostro corpo ma ci dimentichiamo che anche il nostro viso andrebbe allenato non solo per migliorare tono e aspetto della pelle ma anche per “sentirsi” un po’ di più. Con Eliana Pugliese, insegnante di face yoga, scopriamo questa tecnica: un modo a impatto zero per occuparci della nostra bellezza.
La bellezza non è rimedio
Sembrano smorfie buffe invece è un allenamento accurato per il nostro viso che prevede la contrazione volontaria dei muscoli del viso e del collo. Già, perché platisma, buccinatore, zigomatico inferiore e superiore, massetere, risorio sono solo alcuni delle decine di muscoli che animano il nostro viso e di cui “ci dimentichiamo completamente”, come ci spiega Eliana Pugliese, che nel 2016, dopo essere stata a sua volta allieva, inizia il suo percorso per diventare trainer e oggi, attraverso il suo profilo Instagram(@Fit Face Academy) e Tik Tok, insegna esercizi semplici ma efficaci per la cura del viso anche con corsi personalizzati e consulenze.
“Nella cultura occidentale – prosegue Pugliese – siamo abituati al concetto di rimedio: ho mal di testa, prendo la pastiglia, ho mal di stomaco, prendo l’antiacido, ho le rughe, uso la chirurgia o le creme, invece la prevenzione, non solo ci aiuta ad individuare meglio le cause dei problemi ma ci mette in una condizione di proattività, facendoci avere molta più fiducia nelle nostre capacità. La nostra bellezza, singola e speciale, non va delegata solo ai cosmetici”. Ed ecco che la ginnastica facciale è certamente un modo per volersi bene e far star meglio non solo il nostro viso ma anche altre zone del nostro corpo connesse a esso come schiena, collo e trapezio.
Che cos’è il face yoga
Ma che cos’è esattamente il face yoga? “Si tratta a tutti gli effetti di una tecnica di allenamento naturale e non invasiva di carattere olistico, perché per poter migliorare colorito, rughe di espressione, gonfiore o perdita di tonicità di alcune zone del volto – penso alle palpebre, al collo, alle guance, all’ovale del viso, dobbiamo imparare ad allenare tutti i muscoli del nostro volto, sentirli, creando una memoria muscolare che ci permetta di passare da un allenamento d’attacco – circa 40/50 giorni circa 10 minuti al giorno – a uno di mantenimento, 3 volte a settimana sempre per 10/15 minuti massimo”.
Eppure creme, maschere e sieri sembrano avere sempre successo ma il loro ruolo, secondo Pugliese, va ridimensionato: “I cosmetici, se venduti come tali e non come farmaci, agiscono in superficie e non nella zona profonda del viso, ma è lì che, invece va ad agire il face yoga: la pelle, non dimentichiamolo, si appoggia sui muscoli e sono quelli che andiamo ad allenare con questi esercizi, dolcemente e senza strapazzarli. I muscoli allenati permettono al nostro sistema linfatico di funzionare meglio, ci permettono di produrre più collagene e più elastina”. In più l’effetto dei cosmetici è poco duraturo perché il ricambio cellulare della pelle del viso è continuo e gli effetti limitati. “Allenando i muscoli del volto creiamo uno stimolo profondo con risultati duraturi e visibili”. Maggiore luminosità, uno sguardo meno affaticato, un tono della pelle migliore si possono vedere davvero in breve tempo iniziando a prendersi cura della pelle del viso, del collo e del decoltè con questi esercizi.
I nemici della salute del viso
Esistono fattori che provocano l’invecchiamento dei tessuti del viso contro i quali non abbiamo possibilità di intervenire e uno di questi, spiega Eliana Pugliese, è la genetica: «Ci sono persone
e persone e ognuno ha le sue caratteristiche, così come ognuno ha la mimica facciale più o meno accentuata: ognuno ha un proprio modo di esprimere emozioni con il volto». Detto questo, esistono anche fattori che fanno perdere tono e bellezza al viso che possiamo in qualche modo cercare di limitare. Eccone un elenco:
• fumo
• inquinamento atmosferico
• la postura e il nostro modo di camminare
• contrazione della mandibola
• ansia/preoccupazione/stress
• cattiva alimentazione
• esposizione al sole senza filtri protettivi (che vanno messi sempre, anche in città e anche in inverno).
Allenarsi: avrò tempo?
Non sarà possibile dire che non si ha tempo per il face yoga, quindi mettete subito da parte questa scusa. Pugliese spiega che gli allenamenti non solo non richiedono più di 10 minuti per sessione al giorno ma che possono essere fatti davvero quando si vuole. “Non c’è un momento della giornata più o meno adatto – racconta – dipende dalla vita che si fa. Se la mattina siamo sempre di corsa e non riusciamo a dedicarci del tempo, andrà benissimo praticare il face yoga in pausa pranzo o la sera: non cambia nulla”. Cosa diversa, invece, per i massaggi che possono accompagnare gli allenamenti: in questo caso possiamo scegliere il mattino o la sera per aiutare il sistema linfatico a “svuotarsi” eliminando la sensazione di gonfiore al viso riattivando la micro circolazione. I massaggi sono necessari, quindi? “No, non sono per forza due cose legate fra loro – continua Pugliese – ma si tratta senza dubbio di una combinazione sinergica vincente”.
Ci servono degli strumenti per iniziare? “Solo due cose: un viso pulito e idratato e le nostre mani, anche loro belle pulite, il resto non è necessario. Per i massaggi, poi, ci sono anche la pietra Gua sha o il jade roller, sono accessori che possono rendere la procedura più piacevole e facile, ma non sono indispensabili”.
Allenare il viso: tutti lo possono fare
Altro aspetto interessante di questa pratica di bellezza e benessere è il fatto che sia perfetta per tutti, a qualsiasi età. “Spesso – continua Eliana Pugliese – mi dicono ‘Eh ma a 50 anni non c’è più molto da fare’, oppure, ‘Ma a vent’anni acosa serve?’, invece il face yoga è perfetto e funziona sempre sia come attenuazione dei segni del tempo e dell’espressione, sia come ginnastica preventiva”. Qualche controindicazione, però, va tenuta a mente, anche se sono casi davvero specifici: “Sicuramente non deve praticare face yoga chi ha subito interventi di chirurgia platica al viso, devono passare almeno 15 giorni prima dell’allenamento. Passato quel lasso di tempo si può iniziare dolcemente a fare qualche esercizio; secondo caso in cui è meglio una consulenza specifica è per chi ha problemi all’articolazione temporo-mandibolare, o per chi soffre di bruxismo: in questo caso, attenzione, non è che non si possano fare degli esercizi – continua Pugliese – anzi, sono spesso una panacea ma devono essere suggeriti e pianificati da un trainer per evitare problemi”. Insomma, per gli altri, via libera.
Questa tecnica viene annoverata, e a ragione, nel parterre della cosmesi “green”: in effetti questi allenamenti non richiedono nessuna risorsa particolare, non ci mettono nelle condizioni di muoverci da casa inquinando, non pretendono prodotti da utilizzare con i loro imballaggi e il loro smaltimento. Insomma, possiamo coccolarci e sentirci più belli a impatto zero.