Vegolosi

Studentesse inventano l’alternativa sostenibile alle etichette sulla frutta

Ogni anno miliardi di adesivi in plastica vengono posizionati sulla buccia di molte varietà di frutta e verdura in modo da renderle identificabili anche laddove sprovviste di confezione. Queste etichette, per quanto piccole, rappresentano però un grande problema ambientale al quale Sarah Wixon, Maggie Peacock, Zoe Rookes e Rylie Bensemann – quattro studentesse della Woodford House, prestigiosa scuola superiore femminile di Hawke’s Bay, in Nuova Zelanda – stanno cercando di porre rimedio. Come? Creando tra le mura del loro laboratorio di scienze, “Bayuble” un nuovo tipo di etichetta adesiva per frutta e verdura completamente biodegradabile e compostabile realizzata partendo dagli scarti di produzione delle mele. Queste etichette si sciolgono facilmente a contatto con l’acqua calda e questo, per le ragazze, è qualcosa di estremamente positivo perché “incoraggerà le persone a sciacquare più accuratamente la frutta e la verdura prima di mangiarla”.

Non si tratta solo di una interessante novità dal punto di vista ambientale, ma anche di una questione puramente estetica: “In molti supermercati – dichiarano infatti le inventrici di “Bayuble” – si esige la ‘mela perfettà: le nostre etichette permetteranno al frutto di rimanere nelle migliori condizioni, mentre gli adesivi attuali possono lasciare un po’ di residui appiccicosi che possono rovinare l’aspetto del frutto.” Un’invenzione che, nel suo piccolo, promette di rivoluzionare il mondo, e che ha permesso alle studentesse coinvolte nel progetto di vincere il prestigioso Hawke’s Bay YES, premio locale destinato ai giovani inventori di prodotti o servizi destinati a cambiare il mercato.

Anche se “Bayuble” è ancora un prototipo in fase di lavorazione, le giovani inventrici sono ottimiste e stanno ricevendo numerosi contatti da parte di aziende interessate a collaborare al progetto.