Pare che la burocrazia vinca sempre in Italia e forse non c’è troppo da sorprendersi. Gli aggiornamenti sulla storia di Elvis, maialino domestico di razza juliana che fa compagnia a Simona Eduardo e alla sua famiglia ormai da due anni, non potrà rimanere in casa con loro, lo vieta il regolamento della città e, nonostante le proteste e le petizioni, la realtà pare non essere cambiata.
“Martedì siamo stati ricevuti dai veterinari della ASL Torino 1 – spiega Simona sulla pagina Facebook dedicata ad Elvis e alle sue avventure – hanno ribadito la loro posizione da tecnici nel far rispettare le leggi del Comune di Torino ma non hanno l’intenzione di sequestrare e abbattere Elvis“. Qui il sospiro di sollievo è grande anche se questa ipotesi era in ogni caso abbastanza remota. “Hanno visionato i documenti da me presentati – continua Simona – e sono stati contenti di constatare che l’origine di Elvis è italiana ed è vaccinato secondo le normative vigenti ma hanno ribadito che se il regolamento non cambia, bisognerà trovare una sistemazione per Elvis, sempre nel rispetto del benessere animale ma la nostra speranza è che al più presto questa normativa venga modificata”.
Deve cambiare il regolamento, niente altro, perché oltre la burocrazia datata 1926 non si riesce ad andare. Poco importa se quel maiale è a tutti gli effetti, affettivamente, un animale domestico, un punto di riferimento per i figli di Simona che lo portano a passeggio, festeggiano il suo compleanno e si addormentano vicino a lui. Per il momento Simona non può prendere in considerazione le richieste di alcuni rifugi di accogliere Elvis perché non possiede il numero identificativo che l’Asl, per il momento, non può rilasciare. La speranza della famiglia di Elvis che, nel momento in cui scriviamo, si trova ancora con la sua famiglia, è che il regolamento cambi e che questa situazione possa risolversi, anche con una deroga ad hoc.
Nel frattempo abbiamo raggiunto telefonicamente Roberto Testi, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl, che chiarisce la posizione spiegando che il regolamento venne pensato in un epoca in cui i maiali da compagnia non esistevano (la prima stesura del regolamento è del 1926) o meglio i maiali erano solo immaginati come carne da macello e non certo come compagni di strada come cani e gatti; il regolamento, quindi, andrebbe rivisto alla luce delle nuove situazioni. Ma Testi spiega: “Il regolamento non è ancora stato rivisto perché questo tipo di deroga potrebbe comportare problemi con gli allevamenti dei suini veri e propri, che al momento sono tutti fuori dalla città grazie a queste regole”. Il direttore del dipartimento continua: “Abbiamo visto la situazione di Elvis e non ci sono segnalazioni di carattere sanitario da fare, nessun pericolo per la salute pubblica, quindi la Asl non farà nessun intervento di sequestro ai danni di Elvis e certamente non finirà in un allevamento per diventare una braciola, questo è certo. La questione adesso passa in mano al Sindaco di Torino, sarà lei a decidere sulla vicenda”. Simona Eduardo, nel frattempo continua a temere per Elvis “Sono davvero preoccupata, sento dure tante cose diverse, a me interessa solo che stia bene e non finisca in allevamento, voglio una posizione chiara da parte della città”.