Le risorse naturali del 2013 – alimentari, energetiche, materiali – finiscono oggi, 20 agosto. L‘Earth overshoot day, o Ecological Debt Day, cioè il giorno del debito ecologico con la Terra, segna il giorno in cui il Pianeta non ce la fa a sostenerci, costringendoci ad intaccare le risorse dell’anno successivo. Con sempre più gravi ricadute sull’ambiente e sulle persone.
Ma in pratica cosa succede? Ogni anno l’umanità diventa sempre più pesante per la Terra: nutrire 7 miliardi di persone, vestirle, riscaldarle in inverno o rinfrescarle in estate, garantire i loro spostamenti costa moltissimo al Pianeta, tanto che in meno di 8 mesi le risorse annuali sono già terminate. Questo significa che nel 2013 l’umanità “consumerà” circa una Terra e mezzo per la propria sopravvivenza e vivrà “oltre il limite” da qui al 31 dicembre.
L’Earth overshoot day viene calcolato annualmente dal Global Footprint Network, una “think tank” indipendente, attiva dal 2003, che si propone di promuovere la sostenibilità ambientale delle attività umane anche attraverso il calcolo del consumo annuale di risorse, e da esperti della New Economics Foundation che ha sede a Londra.
Secondo i dati raccolti dal Global Footprint Network, oggi consumiamo le risorse terrestri due mesi prima rispetto a 20 anni fa: nel 1993, infatti, l’Earth overshoot day cadeva il 21 ottobre. Nel grafico tratto dal sito, che vi riportiamo qui sotto, è facile constatare come addirittura alcuni Paesi (tra cui l’Italia) vivano ben oltre i propri limiti naturali, aggravando così anche l’impatto ambientale globale.
Tutti noi possiamo dare una mano per diminuire l’impronta ecologica mondiale limitando le attività che consumano più risorse. Qualche esempio?
– Preferiamo i mezzi pubblici, la bicicletta (o i piedi!) all’automobile;
– cerchiamo di non sprecare l’acqua o l’elettricità;
– facciamo la lista della spesa e non compriamo più del necessario;
– preferiamo i prodotti durevoli agli “usa e getta”;
– acquistiamo prodotti biologici e di stagione, che richiedono l’utilizzo di minor energia per crescere;
– limitiamo (o azzeriamo) il consumo di carne: gli allevamenti intensivi, oltre ad essere poco etici, richiedono spesso notevoli quantità di energia e risorse alimentari che, altrimenti, potrebbero essere destinate al consumo umano.
Riusciremo a tornare all’utilizzo di una Terra sola per volta?
Chiara Boracchi
[Foto di copertina tratta da www.climateshifts.org]