Il movimento 5 stelle provoca la Regione Toscana proponendo una mozione nella quale sollecita ad assumere maggiore attenzione sulla nostra alimentazione con una dieta vegetariana almeno un giorno a settimana con prodotti a chilometro zero.
Il consiglio regionale della Toscana del m5s ha presentato il 1 marzo 2016 una mozione in cui invita a prestare una maggiore attenzione all’alimentazione assunta nelle mense scolastiche, universitarie ed ospedaliere: l’obiettivo è quello di istituire almeno una volta a settimana il “vegetarian day”, in modo da assumere una dieta più equilibrata e non fatta di sola carne. Il movimento 5 stelle, però, non si limita ad invitare tutta la comunità ad avere una maggiore consapevolezza del nostro stile alimentare, ma anche della qualità del cibo che mangiamo. La proposta, infatti, sollecita anche ad assumere prodotti esclusivamente biologici e a chilometro zero da piccole industrie locali.
Secondo i cinque stelle questo sarebbe un metodo efficace anche per fornire un valido aiuto alle imprese agricole locali: la Regione Toscana, secondo la mozione, si dovrebbe impegnare nell’aiutare a valorizzare il sistema delle imprese agricole fornitrici di tali prodotti biologici. Anche l’economia locale, quindi, trarrebbe beneficio da questa proposta. Secondo i consiglieri regionali, infatti, “l’economia circolare trova nella relazione tra agricoltura biologica, consumo consapevole e salute pubblica, un perfetto esempio di ciclo virtuoso. Se ogni settimana almeno per un giorno si offrisse un menù esclusivamente vegetariano, biologico, a decine di migliaia di cittadini toscani, minori e non, serviti in queste si avrebbero dei benefici indubbi: sanitari, a livello di prevenzione, ed economici, quale valorizzazione delle imprese agricole fornitrici di tali prodotti”.
Una vera e propria educazione alimentare, nel pieno rispetto della nostra tradizione: la dieta mediterranea viene esaltata al massimo e aggiunge un valore in più con prodotti sani e biologici. La mozione parlamentare sottolinea inoltre “ come un corretto stile alimentare passi attraverso l’importanza della valorizzazione della dieta mediterranea, ben rappresentata dalla piramide alimentare toscana e che ha alla base il consumo di frutta e verdura e al vertice il consumo di carni rosse, anche di recente, considerate fattori di rischio di malattie cronico-degenerative, se consumate tutti i giorni.”
L’invito del capogruppo del movimento, Andrea Quartini, è quello di “superare il pregiudizio culturale che una mensa senza carni è una mensa povera o carente. Anzi, “abituare i palati, sin da piccoli, ai prodotti più sani per l’essere umano, ovvero la frutta e la verdura, è una strategia di salute pubblica della quale ci ringrazieranno in futuro”.
Camilla Gaetano