Prendi tre amici, una soleggiata giornata di primavera e una foto postata su Instagram: potrebbe sembrare un incontro qualsiasi, se gli “amici” in questione non fossero il celebre attore ambientalista Leonardo DiCaprio, l’etologa e primatologa Jane Goodall e il cantante e musicista Moby, insieme per partecipare a un evento di raccolta fondi per il Jane Goodall Institute, che da decenni si occupa della protezione degli scimpanzé e del loro habitat naturale. Che sia un incontro destinato a cambiare le sorti di un pianeta ormai allo stremo delle forze? E’ certo che ormai da molti anni il trio è impegnato, su fronti diversi, in una battaglia comune: tutti e tre questi personaggi, infatti, dedicano molto del proprio tempo, delle proprie energie e delle proprie finanze alla questione animale e ambientale. Sul web la foto ha avuto una grande eco, e la speranza è che l’attore americano possa aver tratto ispirazione per la sua alimentazione da questo pranzo. Ancora oggi, infatti, nonostante le prese di posizione sull’ambiente e i rischi e i danni al nostro pianeta Di Caprio non ha mai preso una posizione definitiva sulla scelta alimentare vegana.
DiCaprio, Moby e Goodall: “Una giornata di ispirazione a Los Angeles”
L’importanza di questo incontro sta nel lavoro di sensibilizzazione e attivismo che ognuno di questi personaggi ha compiuto (e compie tuttora) nella propria vita. Per quasi 50 anni Jane Goodall ha studiato i primati fondando un istituto (proprio quello della raccolta fondi) che si prende cura di questi animali. Il suo lavoro rivoluzionario è volto a dimostrare l’urgente necessità di proteggere gli scimpanzé dall’estinzione, ma non solo: oggi viaggia per il mondo, parlando delle minacce che devono affrontare gli scimpanzé e della crisi ambientale, esortando ciascuno di noi ad agire a nome di tutti gli esseri viventi e del pianeta che condividiamo. Inoltre, ha adottato un approccio non ortodosso nella sua ricerca, immergendosi nel loro habitat – prima donna, negli anni ’60, a studiare direttamente sul campo – per sperimentare da vicino la loro complessa società, arrivando a capirli non solo come specie, ma anche come individui che provano emozioni.
Moby: la musica attivista
Cinquant’anni, una carriera quasi trentennale che ne ha fatto una delle star della musica mondiale tra le più conosciute e amate e più di metà della vita trascorsa all’insegna della scelta vegana: Moby ha dato una svolta alla propria vita principalmente per motivazioni etiche, ma non solo. “Io sono vegano perché amo gli animali – ha dichiarato – ma anche perché penso che questo rappresenti la miglior opportunità per gli esseri umani per vivere e vivere in salute sul nostro pianeta. L’allevamento non è solo uccisione di miliardi di animali, vittime innocenti di indicibili sofferenze, ma è anche causa di distruzione del nostro clima, delle nostre foreste e della nostra stessa uccisione”. Per dare un contributo concreto alla causa vegan, il cantante ha aperto un ristorante vegano i cui guadagni sono destinati agli animali in difficoltà, ma non solo: nella sua musica c’è tutta la forza delle sue idee antispeciste. Il suo singolo “A simple love”, per esempio, è una lettera d’amore agli animali e agli animalisti, mentre in “Don’t leave me” si fa portavoce della sofferenza animale, in tutte le sue forme.
Di Caprio: ambiente e passione
Da anni impegnato nella lotta ambientalista, Leonardo DiCaprio ha affiancato alla sua lunga e brillante carriera di attore quella di attivista ambientale: con la sua Leonardo DiCaprio Foundation per la salvaguardia della natura, si è schierato a difesa di elefanti e oranghi, minacciati dalla deforestazione per la palma. Sostenitore di Cowspiracy – documentario sugli allevamenti intensivi dai registi americani Keegan Kuhn e Kip Andersen – e interprete del cortometraggio sul surriscaldamento globale “Before the flood – Punto di non ritorno”, recentemente DiCaprio si è anche aperto al “veg”, dichiarando che “smettere di mangiare carne è la mossa migliore”. Una giornata che DiCaprio stesso, sui social, ha definito “ricca di stimoli” e Moby “fonte di ispirazione con i miei ambientalisti preferiti“, immortalata in una foto che – tra qualche anno – potrebbe essere ricordata come il passo fondamentale per la salvaguardia del nostro pianeta e di tutti gli animali che lo abitano.