Buone (e golose!) notizie per i vegani francesi amanti del formaggio: nella regione della Mosella, infatti, una piccola azienda a conduzione famigliare produce il primo Camembert vegano in tutto e per tutto simile a quello tradizionale: un ripieno morbido avvolto da una crosta saporita, il tutto ottenuto senza l’impiego di latte vaccino. Ma non è tutto: l’offerta di prelibatezze 100% vegetali include anche altre rivisitazioni di formaggi francesi classici, come ad esempio il Blue Lorrain, per una produzione di circa 3000 formaggi vegan al mese. L’azienda in questione, che vende i propri prodotti anche online, è “Petits Veganne”, fondata lo scorso anno dalla giovane Anne Guth, vegana convinta e contraria alla sofferenza degli animali, ma anche grande amante dei formaggi della tradizione francese.
Formaggi vegani francesi: l’innovazione nella tradizione
Se le creazioni di Petits Veganne non contengono latte di origine animale, di cosa sono fatti? Così come spesso capita nelle ricette “veg” che necessitano di creme saporite e gustose, anche qui il posto d’onore è riservato agli anacardi, ridotti in purea e lavorati con metodi tradizionali: i processi di fermentazione e stagionatura, infatti, sono identici a quelli dei formaggi classici, così come il fungo impiegato per ricreare la tipica crosta ricoperta di muffa del Camembert tradizionale.
Ma perché un’azienda situata in Francia, patria indiscussa del formaggio, ha orientato i propri sforzi verso prodotti vegani? “Sono vegana da molti anni, ma ammetto che i formaggi mi mancavano – afferma Anne Guth – così ho iniziato a provare a realizzarli in casa. Dopo molti esperimenti, non sempre riusciti, alla fine sono riuscita a creare un prodotto che mi soddisfacesse del tutto”.
L’azienda ha ottenuto l’autorizzazione per denominare “Camembert” i propri prodotti, che tuttavia non possono essere definiti “formaggi”: questo in ottemperanza a un decreto legge del 2007, che considera formaggi solo i prodotti realizzati con latte vaccino. A giudicare da quello che dicono le persone che li hanno assaggiati, questi prodotti ricordano molto da vicino i loro “cugini” di origine animale, sia nel gusto e nell’aroma che nella consistenza: facciamo tappa in Mosella, allora?
“Formaggio vegano” si può dire e comunque non è questo il punto