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Evelina Flachi: “Vegetariani, consapevolezza e benessere”

Consapevolezza, variazione e ricerca di un salutare benessere psicofisico. È questo il segreto di una corretta alimentazione vegetariana. Ne è convinta Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’alimentazione e nutrizionista, docente di Nutrizione per il Benessere presso la Scuola di specializzazione in Idrologia medica e Medicina Termale della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Milano. Vegolosi.it l’ha intervistata per voi per capire cosa fare e cosa è meglio evitare se decidete di intraprendere un’alimentazione vegetariana.

Professoressa, le indagini statistiche ci dicono che il numero di italiani che prediligono una dieta vegetariana o vegana è in costante aumento. È una moda del momento o gli italiani stanno davvero diventando più consapevoli di quello che mangiano?

Sicuramente le motivazioni che stanno dietro a una scelta vegetariana o vegana possono essere di diverso tipo, legate a gusti individuali, a motivazioni filosofiche o ideali. Certo è che oggi, rispetto al passato, abbiamo sul mercato un ventaglio di alternative che ci permette di fare scelte equilibrate. C’è sicuramente più informazione e consapevolezza.

Qual è il segreto di una dieta vegetariana ben bilanciata?

Chi si avvicina a questo tipo di alimentazione deve avere delle consapevolezze, deve informarsi e conoscere i nutrienti dei cibi che consuma per evitare carenze ed eccessi. È importante che ci sia una rotazione degli alimenti che si assumono: qualsiasi tipo di alimentazione, anche quella vegetariana, deve essere equilibrata, personalizzata e variata. Solo con queste alternanze si evitano rischi. Se poi ci fossero delle carenze individuali che vanno compensate, oggi c’è la possibilità di chiedere al medico un’integrazione corretta. È in questo modo che si può vivere al propria scelta vegetariana o vegana in modo sereno e tranquillo.

Quali sono i principali vantaggi di una corretta alimentazione vegetariana?

Oggi anche nell’alimentazione tradizionale mediterranea si consiglia un largo consumo di prodotti di origine vegetale, con almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Il vantaggio della dieta vegetariana è ovviamente quello di poter avere un maggiore apporto di minerali, vitamine e sostanze antiossidanti contenuti nei vegetali. Ci sono degli studi che analizzano i principi attivi che si possono visualizzare già nei colori degli alimenti vegetali e che danno l’idea di quanto questi possano essere utili alla prevenzione di molte malattie e al mantenimento del benessere.

L’alimentazione vegetariana è utile nella prevenzione di alcune patologie?

Su questo argomento ci sono studi sempre in essere. È chiaro che l’eccesso di scorie, di tossine e di grassi mal cotti può aumentare i radicali liberi nell’organismo che sappiamo essere dei “killer” per i nostri tessuti. Un’alimentazione che può essere più protettiva sotto questo profilo perché più ricca di sostanze antiradicali diventa quindi uno strumento utile alla prevenzione. Ci vengono in aiuto le minestre, le verdure di stagione, la frutta, le varietà dei legumi e dei cereali ricchi di proteine, che possono creare un’azione depurativa, rinfrescante, rimineralizzante.

L’alimentazione vegetariana ha controindicazioni? Se sì, come si possono evitare?

Il rischio principale è quello di una mancanza di equilibrio. Ad esempio, si possono mangiare troppi carboidrati a scapito di un equilibro proteico perché non si conoscono i contenuti degli alimenti che si assumono. Sbilanciare è facile già seguendo l’alimentazione tradizionale. Se poi si restringe il campo e non si hanno l’accortezza e la consapevolezza di variare e modulare le proprie scelte si rischia di creare un’alimentazione monotona che alla fine può creare qualche problema.

Cosa non deve fare mai chi segue un’alimentazione vegetariana?

L’errore è quello di fare questa scelta indirizzandola a delle aspettative estetiche, come quella di dimagrire, perché si rischia di incorrere in estremismi che portano a carenze. Questa è sicuramente un’impostazione sbagliata che può creare squilibri nutrizionali e meccanismi di scompenso. Anche a livello psicologico e comportamentale questa non è certamente la strada giusta da seguire. La scelta dovrebbe essere invece collegata a una proiezione di benessere e di miglioramento del proprio stato psicofisico, e vissuta nella più completa normalità.

C’è una regola d’oro che chi ha intrapreso una dieta vegetariana o si appresta a farlo dovrebbe seguire?

Non bisogna improvvisare. Se non si ha già una propria cultura alimentare, sarebbe importante farsi guidare, almeno nel primo approccio, dal proprio medico per evitare carenze ed eccessi e dare al proprio organismo il massimo dei benefici possibili derivanti da questo tipo di alimentazione. È fondamentale che ci sia sempre un rapporto tra alimentazione, benessere, prevenzione e salute. Se qualunque scelta si faccia, essa porta a situazioni di malessere, di disarmonia fisica, e magari anche estetica, è giusto porsi qualche dubbio, fare delle verifiche e delle correzioni.

Silvia De Bernardin