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L’anidride carbonica diventa materiale per costruire: l’innovazione australiana

La CO2, tra i gas più inquinanti prodotti dalle attività umane, può trasformarsi in una preziosa risorsa. A trovare il modo di sfruttarne il potenziale è stata una società australiana, la Mineral Carbonation International (MCi), che sta lavorando allo sviluppo di una tecnologia basata sulla trasformazione delle emissioni di carbonio in materiali da costruzione, come cemento e cartongesso, a basso impatto ambientale.

La società, con sede a Canberra (Australia), è nata nel 2013 con l’obiettivo di trovare soluzioni per risolvere su larga scala l’attuale emergenza climatica attraverso il processo di decarbonizzazione. In un’intervista al World Economic Forum, la direttrice operativa di MCi, Sophia Hamblin Wang, ha dichiarato l’obiettivo della società: bloccare 1 miliardo di C02 entro il 2040.

Come funziona il processo

A partire dai rifiuti e dalle emissioni di anidride carbonica prodotti dalle attività industriali è possibile ottenere materiali da costruzione, a un basso impatto ambientale. Il processo di trasformazione della CO2 si chiama “carbonatazione minerale” e si ispira al ciclo del carbonio che avviene naturalmente in milioni di anni.

La Mineral Carbon International ha accelerato questo processo, catturando e fissando all’interno di reattori la CO2, la quale viene successivamente combinata con minerali puri o rifiuti prodotti da processi industriali di vario tipo, come scorie di acciaieria o ceneri pesanti, che sono di bassa qualità e disponibili in grandi quantità. In questo modo è possibile ottenere un materiale solido, insolubile in acqua e chimicamente stabile, che può essere impiegato per produrre una gamma di prodotti da costruzione a basse emissioni di carbonio.

Dopo 7 anni di ricerca finanziati dai governi australiani e da partner privati, nel 2020 l’azienda ha iniziato a commercializzare la sua tecnologia con clienti industriali e finanziatori.

Reattori di trasformazione di CO2

Materiali a “emissioni negative”

MCi è già riuscita a realizzare cemento e cartongesso, quest’ultimo ottenuto combinando la CO2 con un’abbondante roccia di bassa qualità chiamata serpentinite. Il risultato, come ha spiegato Sophia Hamblin Wang, “è un materiale da costruzione a emissioni negative perché ha bloccato più CO2 di quanto è stata utilizzata per produrlo”.

Il processo di decarbonizzazione sviluppato dalla società australiana rappresenta un esempio di modello di economia circolare, in cui i rifiuti vengono sfruttati per trasformarsi in una nuova risorsa da impiegare. La tecnologia sviluppata da MCi si inserisce, così, nel quadro di azioni che utili al raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi per la riduzione di emissioni di anidride carbonica entro il 2050 e il contenimento del surriscaldamento globale.